Hermione era appena tornata da una giornata di shopping con Ginny, che ovviamente aveva comprato di tutto e di più. Lei invece aveva acquistato solo lo stretto indispensabile: non era mai stata una di quelle che spendono i soldi a caso. Aveva due borse tra le mani, non contando la sua borsetta di perline che dalla guerra non l'aveva più abbandonata. Appoggiò le borse sul tavolo della cucina e poi da una ne estrasse una scatoletta nera. Se la rigirò tra le mani mentre saliva le scale, sorridendo soddisfatta dell'acquisto.
<Draco! Ho comprato una cosa!> urlò lei, cercando per la casa il marito.
<Sono in camera di Scorp!> rispose lui.
Saltellò per la casa, tirando fuori l'oggetto dalla scatola.
Il biondo si accorse della sua presenza solo quando un rumore a lui sconosciuto lo distrasse. Hermione si trovava davanti a lui con una macchinetta fotografica in mano. Non era una di quelle magiche però, era uno di quegli aggeggi babbani di cui Draco si rifiutava di capirne il funzionamento. E gli aveva appena scattato una foto.La guardò mentre scuoteva il fogliettino che era fuoriuscito dalla scatoletta, presumibilmente per far apparire l'immagine.
<Hai comprato una macchina fotografica babbana... davvero?> chiese il biondo alzando un sopracciglio. <Certo, sono più belle di quelle magiche perché le foto non si muovono. Ho comprato anche un raccoglitore per metterci dentro tutti gli scatti che faremo> disse entusiasta lei. Prima di mettersi davanti alla finestra e fotografare il paesaggio all'esterno. <Granger, le cartucce non sono infinite, lo sai?>
Hermione lo guardò alzando un sopracciglio: <Si, ma siamo maghi>.
Il biondo scosse la testa, prendendo in braccio il loro bambino di poco meno di sei mesi. Era bellissimo. La riccia di avvicinò a loro, scoccando un bacio sulla fronte di entrambi. Subito poi si allontanò portandosi la scatoletta nera davanti al viso. <Dray, guarda Scorp>.Draco non era mai stato fotogenico, ma non gli importava molto di venire bene in foto, così guardò suo figlio senza concentrarsi troppo su come sarebbe apparso, ma gli venne naturale sorridere.
Hermione passò intere settimane a non fare altro che foto. Aveva sempre una nuova cartuccia in mano, diceva di amare il rumore che faceva quando la plastica si piegava mentre lei la scuoteva.
Draco non aveva neanche provato ad usarla, ma la curiosità fu troppa quando sua moglie uscì di casa lasciando l'oggetto sul tavolo del salotto. Sistemò i fiori che aveva comprato per la riccia sul tavolo in un vaso di vetro, e cercò di capire come funzionasse quell'affare. Ovviamente, con la determinazione di un serpeverde, dopo poco riuscì a capire i pochi pulsanti di cui necessitava, così fece una foto ai fiori, lasciando la cartuccia di fianco ad essi.Prese a fare foto a tutto e ogni volta la nuova immagine si posizionava sul tavolo. Fece una foto al loro letto disfatto, a Scorpius, alla sua fede appoggiata sul suo comodino, alla loro libreria... poi prese un foglietto e sopra ci scrisse con la sua calligrafia ordinata "Ciò che amo".
Il biondo si rifugiò in camera del figlio, attendendo il ritorno della moglie. Aveva preparato tutto, sul tavolo c'erano 19 foto, e lui sapeva che Hermione odiava i numeri dispari, soprattutto se tendenti ad un numero tondo. Quando sentì la porta principale aprirsi, prese tra le mani la macchina fotografica e attese che sua moglie lo cercasse. La sentì chiedergli cosa significassero le foto, poi la udì lamentarsi per il numero improbabile di foto e poi riconobbe il suo passo salire le scale. Appena la vide entrare in camera la fermò chiedendole di restare immobile. Hermione sorrise, capendo le intenzioni del marito.
Il serpeverde aspetto che la foto si sviluppasse per porgerla alla riccia, mentre sulle labbra di lui si firmava un sorriso smagliante. <Adesso sono pari, proprio come piacciono a te> le disse. <Sei terribilmente sdolcinato> disse lei abbracciandolo. <No, sono profondamente innamorato> la corresse lui. <Terribilmente innamorato e sdolcinato> cercò di contrattare lei. <Profondamente romantico>.
Hermione annuì, affondando il viso nel collo di lui. No, Draco non era niente di queste cose. Draco era un fotografo, innamorato di un'altra fotografa. Inutile dirlo, ma continuarono a fare foto fino a riempire il raccoglitore che Hermione aveva comprato. <Siamo dei terribili fotografi innamorati...> mormorò lei. <Questa è la definizione che preferisco>.