Sarenzo

Capitolo 26

Finito dicembre e arrivò febbraio.  Oggi sarà e Lorenzo avrebbero scoperto il sesso del nascituro.

Sara: andiamo?

Lorenzo: Sara manca mezz'ora

Sara: lo so sono curiosa

Tommy: immaginati se non si fa vedere

Sara: Tommy ti strangolo e il tuo 19 compleanno lo passi in ospedale

Tommy: vabene stella  saluta mamma e papà 

Stella: ao amma ao papà (ciao mamma ciao papà)

I due andarono in clinica e la dottoressa fece accomodare subito Sara.

Dottoressa: allora sara come va

Sara: bene apparte qualche nausea

Dottoressa: bene iniziamo 

Sara: come sta

Lorenzo: si vede cose 

Dottoressa: sta benone ed arriverà Francesca 

Sara: un altra bimba wow amore sei bravo a concepire femmine

Lorenzo: haha si sì

Dottoressa: ci vediamo mese prossimo

I due andarono  a casa

Tommy: allora?

Sara: sarete in minoranza 

Tommy: bene Francesca io sono contento che sei femmina

Lorenzo: andiamo a riprendere tutte le cose di stella

Sara: certo 

Mangiarono e poi Sara si mise su. Divano insieme a Tommy e Lorenzo

Sara:: o mio dio Lorenzo senti 

Lorenzo: ha iniziato a muoversi

Sara: siiii 

Tommy: tu così fai predere gli infarti

Sara: esagerato

Lorenzo: che ne dite di andare a mangiare un gelato?

Sara: si ci sto 

 I quattro uscirono e andarono in centro.

Sara: Roma e magica 

Tommy: stella buono il gelato

Stella fece si con la testa 

Passeggiarono lungo via del corso è Sara comprò qualcosa a Francesca e a stella. Decisero di cenare fuori in un ristorantino lì vicino.

Tommy: sono contento che è femmina però pure tu ti potevi impegnare un po

Lorenzo: tranquillo ci riproviamo con il terzo

Sara: si come no tu credigli

Tommy: diceva così anche con la prima e poi 

Lorenzo: ne ha fatte due

Sara: avete finito 

Lorenzo e Tommy risero intanto stella aveva iniziato a gattonare

Sara: ma dove vai qui non puoi 

Lorenzo: vieni da papà che ti da una cosa 

Finito di cenare tornarono a casa.

Sara: andiamo a letto su

Sar prese stella e la allattò 

. Poi la mise a letto e crollo i  u  sonno profondo così come Tommy e Lorenzo,