Una Vita Diversa Dal Normale

cap.1

Elena's pov
Mi sveglio con il ronzio della sveglia nelle orecchie , lentamente apro gli icchi e mi sveglio dicendo "oggi è un'altro giorno" mi alzai dal letto e rimasi ferma a guardare la mia stanza come se fosse stata l'ultima volta .mi lettino i capelli e mi lavo. Esco dal bagno saluto mia madre che ricambia abbracciandomi, ha le lacrime agli occhi sarà successo qualcosa di sicuro. Prendo lo zaino ed esco ; arrivo a scuola come tutti i giorni. Non ho molti amici per questo a volte metto solo Delle cuffie e leggo un libro che mi ha regalato mio padre prima di separarsi da noi per lavoro. Arriva mia sorella che stava dormendo quando uscivo
Alessia:" perché non mi hai svegliato?" Disse ansimando per la corsa che ha fatto io risposi scrollando le spalle e con il capo basso " non mi andava di svegliarti almeno tu dormi" lei sconvolta rispose " perché tu non dormi?" Io risposi "no sto scoprendo molte cose su mio padre" entrammo dentro scuola e ci incamminammo nelle rispettive classi visto che lei faceva il quarto liceo ed io il secondo. Con lo sguardo basso sul banco, poggiai lo zaino e guardai l'aula come se fossi la nuova arrivata. Da dietro sentì qualcuno che mi abbracciava sul collo. Era Emma una Delle mie uniche amiche in questa classe. Appoggiò la cartella vicino alla mia e mi chiese "tutto ok Elena mi sembri stanca" disse staccandosi per darmi aria ma a me non serviva aria ,serviva affetto ma lo nascosi e risposi " tutto ok Emma sto bene che ne dici se oggi vieni da me? Per passare il tempo insieme" gli dissi sforzandomi di sorridere lei rispose sorridendo "certamente " io continuai" potremmo anche invitare Camilla e i maschi"dissi dandole Delle gomitate amichevoli anche se smisi subito lei rispose ridendo "ok chiediamoglielo" ci avvicinammo ad altri miei amici , gli unici; Camilla; ci siamo incontrate il primo giorno fuori scuola. Ascoltavamo la stessa musica però ognuna con le cuffie , poi le levai e sentì che anche lei stava sentendo la stessa canzone e ci conoscemmo. Riccardo un ragazzo davvero molto divertente; lo chiamano l'anima della festa, è il più grande perché è stato rimandato per 2 volte, e poi per finire il ragazzo di Emma, Sebastian un ragazzo molto educato ma festaiolo allo stesso tempo. Ci organizzammo per trovarci a casa mia verso le 3:00 e dopo scuola io e mia sorella andammo a casa "oggi dei miei amici vengono a casa" dissi sbadigliando "che palle le lezioni di storia" dissi sbadigliando ancora , a mia sorella scappò una risata per poi ridere entrambe. Quando arrivarono i miei amici il telefono squillò . Io andai a rispondere "pronto"
Karl" tesoro un'epidemia sta per incominciare sotto il tuo letto ci sono dei coltelli ed uguale per quelli di tua sorella e tua madre. Porta chi ti sta a cuore nella jeep parcheggiata sotto sbrigati ci vediamo tesoro" e riattaccò senza farmi parlare
Gli amici:" tutto ok?"
Io:" no ragazzi è scoppiata un'epidemia dobbiamo andarcene" vado in camera mia e prendo il mio zaino con il libro di mio padre, i coltelli e ci sono tre pistole. Una la prendo io e le altre due le do ai ragazzi, distribuendo anche i coltelli, avverto anche mia madre e mia sorella che prendono cibo acqua e armeria. Scendiamo io , Riccardo e Sebastian con le pistole pronte a colpire "ragazze nella jeep veloci!" Entrammo tutti nella jeep che parti velocemente . Io ancora con la pistola in mano pronta a sparare a chiunque. Dopo un po' misi la sicura alla pistola e la misi nello zaino dove avevo il libro regalato da mio padre ed il coltello. Tremavo e si vedeva quindi mi addormentai. Dopo un po' mi svegliai ma eravamo ancora in questa jeep , mi ricordai il libro di mio padre, lo presi ed iniziai a leggerlo "questo libro dice come sopravvivere e dice anche che sarebbe avvenuto!" Tutti spalancano gli occhi" davvero?" Io risposi " si non ci credo " mi misi a leggere il libro mentre guardavo di fuori ed aspettavo la mia nuova vita
Marolda
EdoardoLicitra
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FrancoVanilla
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mory003channel
giuffralorena
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SimonaCataldi
Spazio me : nuova storia post apocalittico leggetela ne vale la pena