Venti anni prima

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Lui si ritrasformò e prese di nuovo il suo bambino tra le braccia.
Lo amava così tanto, ma doveva lasciarlo. Era per il suo bene, ripeteva come un mantra tra sé e se. Gli costava una grande fatica, ma doveva farlo.
Solo quando sollevò gli occhi e si guardò intorno, scoprì che quel posto con quegli alberi tanto familiari, gli era mancato.
Accarezzò i capelli del suo cucciolo con una mano, mentre con l'altra lo stringeva a sé per l'ultima volta. Si bearono l'uno del profumo dell'altro e per una frazione di secondo volle scappare e fregarsene delle conseguenze, ma non poteva. Lo guardò più affondo, cercando di memorizzarsi tutti i più piccoli particolari.
Il bambino capiva che c'era qualcosa che non andava e che il suo papà era veramente triste.
Come si poteva non avere paura, d'altronde, in quei momenti? Il piccolo taceva ed osservava anche lui attento tutto quello che lui definiva famiglia. Non sapeva che lo avrebbe perso e che forse non lo avrebbe mai più rivisto.
<Voglio che tu stia attento> cominciò il padre, fissando il figlio negli occhi. Il bambino, anche se aveva solo cinque anni, annuì ubbidiente, infatti capiva, almeno in parte, la preoccupazione dell'uomo che aveva di fronte. Voleva allenire il peso che aveva sulle spalle, ma non sapeva come.

<Ti voglio bene> disse con voce tremolante in risposta.

<Anch'io. Per questo devo lasciarti. Qui sarai al sicuro>. Ribatté in risposta il grande lupo, battendosi il pugno chiuso sul cuore, in segno di giuramento. <Ti prometto che tornerò. Ma qui avrai un branco a proteggerti e tanti altri lupetti con cui giocare> finì cercando di alleggerire il discorso.

<E se non mi volessero?> chiese il piccolo in un sussurro. Il grande lupo sorrise e quello piccolo si vergognò un poco per aver posto una domanda così stupida. Voleva essere come il padre, lui.

<Non succederà: Lei ti proteggerà> detto questo gli diede un bacio sulla fronte e una piccola spintarella in avanti, verso il confine del territorio. Il piccolo volse lo sguardo indietro. Non aveva il coraggio di interrompere un momento così bello per chiedergli chi fosse Lei, quindi gli sorrise un'ultima volta e ritornò a camminare verso la sua nuova vita. Mentre, passo dopo passo, si allontanava dal padre, pensò che, finalmente, c'era qualcun'altro in quel mondo a volergli bene ed ad accettarlo per come era.
Il grande lupo lo guardò attraversare il confine e aspettò fino all'arrivo delle sentinelle.
Poi, silenziosamente, si allontanò nel buio, certo di aver fatto la cosa migliore.

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