I poliziotti della questura sono una merda vivente

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Mi sono scordata di dirvi che io non avevo il biglietto. Praticamente l'Italia anche se non sembra è mooolto razzista, infatti ero l'unica che non aveva il biglietto fatto e dovevo ritirarlo al check-in. All'aeroporto si erano inventati che il computer si era crushato proprio sul mio nome pff, come no. Proprio sul mio che sono l'unica straniera? Entrambe le volte sia all'andata che al ritorno? Bah, inventate almeno una scusa credibile.
Comunque avevo l'ansia perché avevo paura che il mio biglietto avesse dei problemi ma non era il biglietto ad avere dei problemi.
Arrivò il mio turno al check-in e uno dei professori era accanto a me per ritirare il biglietto. Però c'era un problema. Prima mi chiesero il passaporto e glielo diedi, poi il permesso di soggiorno e glielo diedi, infine il Visto e poof! Un problemone in serbo per me! :D
Non era valido. Non so che cazzo fosse successo ma la questura a cui avevo chiesto il visto si era sbagliata. Praticamente mi hanno detto che avrebbero dovuto completare un'altro visto aggiornato perché l'Inghilterra era uscita dall'UE e là ne ho dette perché l'Inghilterra NON È USCITA DALL'UE ma ha fatto LA RICHIESTA PER USCIRE!
Ma a quanto pare il mio visto non era valido comunque e dovevano fare delle chiamate in Inghilterra all'ufficio per l'immigrazione per richiedere di farmi entrare nel paese.
Così mentre tutti facevano il check-in io aspettavo con una tremenda ansia. Ad un certo punto ho realizzato che la mia sfiga era giunta al limite e mi sono diventati gli occhi lucidi e mi bruciavano dalla voglia di piangere, questo ovviamente dopo che i miei compagni fossero andati con due dei tre professori a fare i controlli per prendere l'aereo.
Io ero là a piangere con un solo occhio, quello coperto dal ciuffo mentre aspettavo con una professoressa. Ormai erano le 5:49 e l'aereo partiva alle 6 e io mi ero rassegnata.
All'improvviso arrivò un tizio a parlare con la signora del check-in e la informò che mi avevano dato il permesso per andare in Inghilterra. Presi la mia valigia e il biglietto e con la professoressa e la signora del check-in iniziai a correre verso i controlli. La signora ci fece passare davanti agli altri e là realizzai che non mi avrebbero fatto passare il bagaglio a mano che era da imbarcare perché superavo i limiti dei liquidi concessi ma chiusero un occhio e arrivai al gate proprio nel momento in cui aprirono le porte.

LA DEA DELLE FIGURE DI MERDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora