Capitolo 3

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Lauren arrivò finalmente nel suo ufficio, andò a sedersi nella sua poltrona e un sospiro abbandonò le sue labbra quando le sue spalle vennero a contatto contro lo schienale.
Le facevano un male tremendo e non vedeva l'ora che arrivasse sabato per rilassarsi un po.

Ad interrompere i suoi pensieri fù Sofia, che entrò sperando di trovare il suo capo dato che sembrava essere scomparso. Così quando la vide seduta nella sua poltrona non potè fare a di buttare un sospiro di sollievo.

"Signorina Jauregui! dio santo, finalmente l'ho trovata! dov'era finita?" Domandò un po con il fiatone, andando verso di lei.

"Ero andata a prendere un appuntamento per quel massaggio che mi avevi detto, perché?" Domandò corrugando la fronte.

Sofia la guardò attentamente, trattenendosi dal rivolgerle un sorriso malizioso, immaginando con chi ci sia andata. Le posò la busta gialla sopra la scrivania sorridendo ampiamente.

Lauren appena la vide, i suoi occhi si illuminarono come quelli di un bambino che ha appena ricevuto il suo regalo di natale.

"Finalmente è arrivato!" Esclamò entusiasta, prendendola nelle mani per aprirla.
La aprì e guardò al suo interno.

Si, era proprio quello che cercava.

Così presa dalla tanta felicità, si alzò e andò verso la sua assistente.

Sofia buttò un urletto sorpreso e divertito, quando la corvina davanti a lei, la prese tra le braccia alzandola di poco da terra mentre la stringeva in un abbraccio.

Lauren la posò a terra stampandole un bacio sulla fronte per il troppo entusiasmo.

Se qualcuno l'avrebbe vista in quel momento.
Penserebbe che sia una bambina di sette anni rinchiusa nel corpo di una ventottenne e non il capo dell'agenzia per i viaggi più famosa al mondo.

"Wow, deve essere davvero felice" disse Sofia, ancora sorpresa da quell'azione.

"Oh Sofia, non sai quanto! E lui sarà più felice di me quando lo vedrà!" Esclamò strofinandosi energicamente le mani.

Sofia sorrise ancora di più, pensando a quanto può essere fantastica una persona così.

"Ne sono sicura, signorina. Per un bambino di quell'età desiderare una cosa del genere è davvero ammirevole" disse con sincerità.

Lauren la guardò per un momento, prima di avvicinarsi alla foto sopra la scrivania e prenderla tra le mani.

Nella foto c'erano tre persone distese su un prato verde.
Due ragazze che con un braccio abbracciavano un bambino:
Una delle due ragazze aveva capelli lisci e mori, occhi castano chiaro e un sorriso smagliante.
L'altra aveva i capelli mossi e corvini, due occhi verde smeraldo che sorrideva a sua volta.
Il bambino aveva i capelli castano chiaro e gli occhi verde scuro.

Lauren pensò a quanto fosse felice in quel momento, così un sorriso da ebete nacque sulle sue labbra mentre accarezzava dolcemente con il pollice il corpicino del bambino.

"Quanto aveva in quella foto?" Domandò Sofia riportandola alla realtà.

"Aveva quattro anni e mezzo" rispose posando la fotografia al suo posto, per poi voltarsi verso la sua assistente.

"A Natale lo rivedrò finalmente" disse con un sorriso.

Poi la sua espressione cambiò da felice a triste ad arrabbiata.
"Sono otto fottutissimi anni che non lo vedo.
Otto fottutissimi anni da quando è successo quel fottuto incidente ed io non sono potuta stargli accanto" sospirò, passandosi entrambe le mani tra capelli mentre si sedeva lentamente sulla sedia girevole di fronte alla scrivania.

My personal masseuse(G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora