Al sorgere del sole, Alexander si svegliò, alzandosi da terra barcollando una pò. Poi, dopo essersi appoggiato ad un muro disse con tono freddo "Ragazzino, non dire mai più il tuo nome ci siamo capiti?" Duncan annuì con la testa, senza proferire una parola. "Bene, cerchiamo qualcosa di utile!" disse Harvey "Dividendoci potremo cercare in uno spazio più ampio in meno tempo!" continuò Alexander. Passarono cinque o sei ore e dopo aver controllato tutto il palazzo, scesero da esso. Il primo a scendere fu Harvey, seguito da Duncan ed infine da Alexander. Colui che parlò per primo fu Alexander "Cosa avete trovato? Io qualche proiettile voi?" "Io dello scotch, una scatoletta di tonno e delle pile!" disse Duncan "Be io nulla!" concluse Harvey. Dopo avere pranzato, Harvey si addormentò, mentre Alexander e Duncan a rimasero svegli. Alexander era seduto ed appoggiava la schiena al muro, Duncan lo stesso, ma giocava con delle pietre. Nel farlo teneva lo sguardo basso, senza incociare lo sguardo di Alexander che continuava a guardarlo. Di tanto in tanto Duncan alzava lo sguardo per poi abbasarlo poco dopo, come per controllare se Alexander lo stesse guardando ancora. "Di un pò, ragazzino!" disse Alexander. Duncan alzò lo sguardo di scatto e disse in modo rapido "Cosa c'è?" "Perché te ne sei andato dalla zona di quarantena?" domandò Alexander "Sono affari miei!" rispose "Ah! Sono affari tuoi eh?" disse in modo minaccioso Alexander mentre so alzò in piedi "Così non vuoi dirmi il perchè eh? Adesso te lo chiederò di nuovo e vorrei una risposta o sarà peggio per te!" urlò minaccioso Alexander mentre si avvicinava lentamente a Duncan "Perché te ne sei andato dalla zona di quarantena?" "Ehm, n-non posso d-dirtelo!" rispose con la voce tremolante Duncan. Le urla svegliarono Harvey che si alzò di scatto cercando di fare da scudo a Duncan "Alexander, calmati!" "NO COL CAZZO CHE MI CALMO! QUESTO PICCOLO FIGLIO DI PUTTANA MI HA CAUSATO UNA DI QUELLE CRISI! ERANO ANNI CHE NON NE AVEVO! COME RISARCIMENTO VORREI SAPERE PERCHÈ SE NE ANDATE DALLA ZONA!" "Calmati o gli infetti ci sentiranno!" disse Harvey cercando di calmarlo "NON ME NE FREGA UN CAZZO!". Duncan, vedendoli litigare, disse "Okay, te lo dico, ma tu calmati!". Si alzò il pantalone dalla parte destra, deve vi era un morso "FIGLIO DI PUTTANA È INFETTO!" urlò Alexander mentre prendeva la pistola "Wow, wow calmati fammi spiegare!" "Questo morso è di mesi fa!" "Come no!" disse sarcasticamente Alexander. Harvey nel frattempo aveva preso il fucile e lo puntava verso Duncan senza dire una parola. "Io...io sono immune! Ho lasciato la zona di quarantena per arrivare al laboratorio dei Salvatori a Seattle!" "Scusami, ragazzino, ma di queste cazzate ne abbiamo sentite più volte!" disse seccato Alexander. Harvey, dopo averci pensato un pò disse "No aspetta! Pensaci! Se non fosse di mesi fa a quest'ora si sarebbe trasformato!" "Sì è tutto vero! Mia madre Leena ha creato i Salvatori ed adesso si trova a Seattle!" "Come hai detto che si chiama? dissero quasi all'unisono Harvey e Alexander "Leena, Leena Wilbur!" "H-ha i capelli biondi e occhi marroni?" domandò Alexander "Sì, perché?". Dopo quella risposta Alexander cadde in ginocchio piangendo "O no? Cos'ho detto di male adesso?" domandò Duncan. Harvey,che era rimasto in piedi ad accarezzare le spalle di Alexander, disse "Quella, quella è nostra madre!"

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Giorni andati
Science FictionSono passati 30 anni da quando una pandemia ha devastato il mondo. Una versione di un vaccino antirabbia sperimentale entrò in contatto con un tumore, facendo nascere una versione modificata del virus della Rabbia. Il mondo che ne uscì è un mondo cr...