capitolo 6

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Pov's Chiara
Ore 13:15
L: vuoi venire a mangiare da me?
C: si!
L: d'accordo! ti va bene la pasta?
C: si
Andiamo a casa sua.
Riempie la pentola e la fa bollire.
C: vuoi una mano?
L: masse
C: ok
C'è un silenzio che non mi piace per niente.
Lui lo interrompe.
L: quanti album hai fatto?
C: solo uno...è da poco che canto
L: da quanto?
C: da circa tre anni
L: ah...io faccio lo youtuber dall'età della pietra
C: hai fatto collaborazione con qualche ominide
L: certo mi sono fidanzato  anche con Lucy
Mi metto a ridere e lo fa anche lui.
C: LORENZO L'ACQUA
E si precipita verso i fornelli.
Abbassa il gas ed io metto 140g di pasta.
L: pronta!
Mi passo una mano in fronte per asciugare il sudore.
Ci mettiamo a mangiare.

Tra una chiacchiera e l'altra si fa pomeriggio, così decidiamo di andare in un pub a farci un drink che avremo preparato noi ovviamente.
C: che drink ci prepariamo?
L: mmm...non lo so
C: io una cedrata perché non voglio faticare tanto
L: neanche io, quindi prendo un succo di frutta.
Prendiamo due bicchieri e ci versiamo il succo e la cedrata.
Lorenzo si mise a guardare il telefono per vedere le visualizzazioni.
L: ancora solo una
Gli misi una mano sulla spalla.
Mi guardai intorno e notai due microfoni collegati.
Mi avvicinai e presi uno di essi.
C: prova...prova
Funziona.
Così feci cenno a Lorenzo di venire.
L: che c'è?
Le diedi il microfono e lo feci salire.
Attaccai il telefono alle casse e misi su la base di "tu sei".
Iniziammo a cantare.
C: non dormo spesso e penso ...
C-L: seiei
L: tu con chi dormi con chi...
C-L: seiei...tu mi fai vedere un mondo che non c'è
C: non ci riesco a rimanere senza te
L: tu sei
C: tu sei
L:  tu sei
C-L: tu mi fai vedere un mondo che non c'è
L: Gabry Ponte Dadadante
C: tu sei
Iniziammo a ballare a caso.
C: tu sei droga sei più forte
L: sesso e amore il giusto cocktail
C: sono in viaggio sono in volo
C-L: oh oh oh
L: sono solo sulla luna
C: galleggiando con la tromba in mano
L: Louis Amstrong senza gravità senza pensieri
C: mentre tutto il mondo intorno va in slow-mo (non so se è giusto) L: senza cuore come i robot sono accecato dall estrobo accecato da te
C-L: tu mi fai vedere un mondo che non c'è
Ci guardiamo negli occhi
L: non ci riesco a rimanere senza te
C: tu sei
L: tu mi fai vedere un mondo che non c'è
Ci mettiamo a fare balli casuali di nuovo.
È stupendo ballare con lui.
C-L: tu mi fai vedere un mondo che non c'è
L: non ci riesco a rimanere senza te
C: tu sei
Vado dalle casse e spengo la musica.
Lui è rosso come un peperone per il sudore.
C: hai una bella voce
L: mai quanto la tua
Arrossisco.

Mi prende per le mani.
L: non mi sono mai divertito così tanto.
C: n-neanche io
L: che ne dici di andare a mangiare una pizza al ristorante
C: che dobbiamo preparare noi
Mi metto a ridere e lo fa anche lui.

Pov's Lorenzo
Si mette a ridere...cazzo quanto è bella la sua risata.
Ci dirigiamo verso una pizzeria considerata da me: la pizzeria migliore di Milano.
Entriamo in cucina.
Io capisco sempre di meno il fatto che non ci sia più un' anima viva .
C: mi insegni a preparare la pizza?
L: non sai come si fa?
Scosse la testa.
L: ma com'è possibile?!
C: 'scolta io ti ho insegnato a fare il tè senza l'uso della macchinetta quindi adesso mi insegni a fare la pizza!
Disse scherzando.
L: d'accordo signorina...allora prima di tutto si prepara la pasta che presumo sia già stata preparata
Chiara prende il sacchetto contenente la pasta.
L: perfetto adesso si stende nella teglia
C: oook
Disse stendendola.
L: poi si prende il pomodoro passato e con un cucchiaio si sparge
C: d'accordo
L: poi si mette in forno e si aspettano dieci minuti
C: si

Passano dieci minuti.

L:si prende la mozzarella e si adagiano i pezzettini un po' dappertutto...poi si rimette in forno e si aspettano altri dieci minuti

Quando la pizza fu pronta prendo un piatto grande e ce la metto sopra.
Chiara prende un coltello e la inizia a tagliare.
Quanto è bella...

Pov's Chiara
Prendo il coltello ed inizio a tagliarla.
Noto con la cosa coda dell'occhio che Lorenzo mi sta osservando, ma non ci faccio troppo caso.
Iniziamo a mangiare e dopo ci dirigiamo verso casa sua parlando del più e del meno.
Dopo cinque minuti arriviamo sotto il portone di casa sua.
L: mi sono scordato di chiederti una cosa
C: dimmi
L: dove dormi tu?
C: in una tenda come o barboni
L: eh?
C: beh io abito a Modena e visto che non ci sono mezzi di trasporto per arrivare la sto a Milano...quindi notte
Appena mi giro Lorenzo mi prende per il polso.
L: aspetta ...credi davvero che ti lascio andare a dormire in una tenda al freddo
C: eh?
Stavolta sono io a non capire.
L: dai entra
C: o-ok
L: se vuoi puoi dormire sul divano
C: grazie

Si sbaglia innamorandosi[Lorenzo Ostuni]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora