capitolo 11

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Mi metto in ginocchio piangendo.
Quella macchina e identica alla macchina di mia madre e di mio padre....quanto vorrei che fossero qui.

Dopo dieci minuti di lacrime mi rialzo e inizio a camminare senza meta. 

Sento una mano sulla spalla.
X: perchè piangi ?
C: vattene Lorenzo
Sussurro.
L: dimmi perchè piangi
Senza dire nulla tolgo con sgarbatezza la mano magra di Lorenzo e corro via.

Non sento dei passi che mi seguono, quindi vuol dire che posso anche fermarmi.

Pov's Lorenzo
Stavo camminando con le  cuffie nelle orecchie .
Pensavo che se le avessi dato delle spiegazioni ora saremmo qui a tenerci la mano.

Vidi una ragazza dai capelli rossi in ginocchio  con la faccia rigata dalle lacrime.

Mi avvicino e le metto una mano sulla spalla di Chiara.
Sono arrabbiato con lei, ma non sopporto di vederla piangere.
L: perchè piangi?
C: vattene Lorenzo
Sussurro.
L: dimmi perchè piangi?!
Dico con un tono un po più alterato.
Lei senza dire nulla , toglie sgarbatamente la mia mano dalla sua spalla e corre via.

Pov's Chiara
Riprendo a camminare normalmente con le lacrime agli occhi.
Metto la mano in tasca per cercare il cellulare , ma non lo trovo.
Realizzo di averlo lasciato cadere e averlo lascuato li quando mi è arrivato quel orribile messaggio.

Non ho la musica da ascoltare.
È tutto brutto senza la musica.
Passo davanti ad un pub.
È lo stesso di quando io e Lorenzo abbiamo cantato la canzone di Gabry Ponte.

Decido di entrare per prendere qualcosa da bere.
Vado dietro al bancone e afferro dallo scaffale una bottiglia di vino.
Prendo un bacchiere lo riempio fino all'orlo.

Ingoio tutto in un sorso.
Traballo un pochetto , ma penso che sia tutto ok.

Mi dirigo verso il palco e penso ad una canzone che mi tiri su di morale.
Sembrerà strano ma mi viene voglia di cantare musica triste.
Vado verso il pianoforte e mi metto a suonare note dolci.

Chiudo gli occhi e inizio a pensare...
Pensare come fosse la vita se non ci fosse stato Lorenzo.
Forse sarebbe andato tutto meglio e non avrei avuto bisogno di soffrire.

Anche se è strano che soffra così tanto per una persona conosciuta appena.

Continuo ad appoggiare delicatamente le mie dita sui tasti bianco latte dello strumento.
Dopo aver suonato la canzone ,sospiro.

Prendo il microfono e , ritornando al piano, lo attacco.
Inizio a cantare.
C: Guardo il cielo e non vedo altro colore 
Solo grigio piombo che mi spegne il sole
L'unica certezza è gli occhi che io ho di te

Due fotografie è tutto ciò che rimane
Sul mio letto il vento le fa volare
La distanza che ci divide fa male anche a me

Se non vai via, l'amore è qui

Sei un viaggio che non ha ne' meta ne' destinazione
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore, così 
Sono solo anch'io,, come vivi tu, cerco come te 
L'amore

Quel che so di te è soltanto il tuo nome
La tua voce suona in questa canzone
Musica e parole emozioni che scrivo di noi
Se non vai via, il mondo è qui

Sei un viaggio che non ha ne' meta ne' destinazione 
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore, così 
Sono solo anch'io, come vivi tu, cerco come te
L'amore, l'amore

E cambia il cielo, i tuoi occhi no
Come vetro è l'amore che sei

Sei un viaggio che non ha ne' meta ne' destinazione
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore, così 
Sono solo anch'io, come vivi tu, cerco come te
L'amore

Quando finisco di cantare faccio un respiro profondo per la mancanza di fiato.
Non mi era mai capitato.

Sento dei passi.
Resto ferma immobile senza voltarmi ,con le dita ancora appoggiare sui tasti.
X: sei brava a cantare
C: che vuoi Lorenzo?
L: chiarire...non si può andare avanti così
C: infatti
Mi giro senza guardarlo negli occhi, altrimenti mi sarei messa a piangere.
L: bene ...incomincio io
Prende un bel respiro ed inizia a spiegare.
L: vedi ...Greta è la mia...
C: fidanzata
Lo interrompo e lui mi guarda male.
Alzo gli occhi al cielo e gli faccio segno di andare avanti.
L: è la mia migliore amica...ci conosciamo da quando avevamo sette anni e quindi mi sembra normale fare un viaggio assieme e tenerci la mano in segno di amicizia
Rimango impassibile ad ascoltare.
L: poi è dovuta partire per l'America e un po' mi manca
C: oh...
Non riesco a dire altro, ma subito dopo mi acciglio.
C: e perché hai scritto quel messaggio? SPIEGA!
Sbraito.
L: calmati! Ero arrabbiato, ed ho agito da stronzo...mi dispiace
Sospiro.
Non so se perdonarlo oppure no.
Le cose che mi ha scritto erano veramente orribili, altro che stronzo.
C: ti perdono per il messaggio
Gli si illuminano gli occhi.
L: davvero?
Annuisco accennando un piccolo sorriso.
Mi abbraccia ed io ricambio.
C: scusa se non ti ho fatto spiegare
Dico sempre abbracciata a lui.
Mi erano mancate le sue braccia

Si sbaglia innamorandosi[Lorenzo Ostuni]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora