Nirya

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La sabbia delle coste di Mirea risplendeva al sole e la sua luce sembrava proseguire fino all'orizzonte, unendosi con quella del mare. In una città di porto di Mirea, Costa Bianca, quella mattina, come sempre, c'era un grande via vai di mercanti e marinai per le strade. A Costa Bianca, il punto più a sud dell'Impero, c'erano grandi attività commerciali legate alla navigazione, dato che era la città di porto più famosa ed importante della Grande Terra. Per le strade del paese si vedevano tutte le razze immaginabili: orchi, umani, elfi camminavano e correvano per Costa Bianca. 

La casa di Nirya era nella parte bassa della città, quella più rumorosa e più frequentata. I suoi genitori avevano una forgia e guadagnavano molto vendendo le loro armi raffinate e di ogni tipo. I suoi genitori infatti, elfi della neve originari di Nix, avevano viaggiato per tutto l'Impero per arricchirsi con le loro armi e armature per poi mettere su famiglia dall'altra parte della Grande Terra. Nirya era finalmente pronta per viaggiare come avevano fatto sua madre e suo padre. Aveva lavorato duramente per più di un anno, per risparmiare denaro e affinare le sue abilità da fabbra. La giovane desiderava raggiungere Nix, per frequentare l'Accademia di Magia e conoscere le proprie origini. L'elfa quella mattina uscì per fare un'ultima passeggiata per le vie della sua città. Tutti la fissavano, come sempre. Per quanto ci fosse una grande varietà di persone era comunque raro vedere un elfo della neve a Mirea. Gli elfi della neve avevano capelli bianchi, pelle trasparente che faceva intravedere le vene ed occhi azzurri e tra le pelli scure e abbronzate dei marinai Nirya si faceva notare molto per questi suoi tratti,ma ormai era abituata. Mentre camminava ammirava le colorate case ammassate per le vie, gli oleandri magenta sulla spiaggia e i mercati pieni di spezie. Passando dal mercato attraversò le tende colorate, tra mobili e  vesti finemente decorati ed animali esotici. Infine si diresse verso il suo posto preferito, la sua spiaggia. Quella spiaggia era la più difficile da raggiungere, ma la più bella. Verdeggianti piante ed oleandri riempivano la parte più interna della spiaggia. Quel posto era suo e del suo nonno. Non era il suo nonno biologico, ma era l'uomo che accolse fin da subito i suoi genitori a Costa Bianca e che la curò quando sua madre e suo padre dovevano lavorare. Il vecchio era un mago che aveva studiato presso l'Accademia e diceva sempre alla ragazza che aveva del potenziale. La bimba già a sei anni era capace di fare piccole e brevi magie, come evocare una luce per alcuni secondi. La bimba crescendo diventò una stupenda ragazza, sempre più capace di fare magie. Purtroppo il nonno la lasciò quando aveva solamente dodici anni, ma le lasciò anche dei ricordi importantissimi per lei. C'era una frase che diceva sempre e che lei non capiva del tutto :- Unisci tutte le tue capacità Nirya, la forza,la gentilezza, l'astuzia ,il coraggio, ma sopratutto la saggezza, la capacità di capire ciò che abbiamo fatto e apprendere dalla vita degli insegnamenti. La cosa più importante però è unirle, senza che una escluda l'altra. Essere forti non significa non essere gentili o saggi. Quando unirai queste forze, riuscirai a risvegliare il tuo passato-. Nirya interpretò questa frase come una spinta per fare un viaggio verso le sue origini. La ragazza sedicenne era perciò pronta per partire, lasciando quella spiaggia e dirigendosi verso le stalle della sua dimora.

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