Nirya non riuscì a chiudere occhio quella notte ed iniziò fin da subito a prepararsi per il viaggio imminente, più psicologicamente che altro. Durante la notte si mosse nel letto, mormorando sul cuscino i suoi dubbi e le sue paure.-Madre, Padre, se solo sapeste ciò che mi sta succedendo, nemmeno un giorno dalla mia partenza e sto già vivendo un'avventura- disse la ragazza guardando le stelle fuori dalla finestra. L'alba arrivò con la sua flebile luce e le nuvole si tinsero lentamente di rosa e viola. Nirya uscì salutando l'oste della locanda, si avviò alle stalle e riprese Sav ed infine ritornò vicino alla locanda. "Quel ragazzo non mi ha detto dove incontrarci, credo che se vuole vedermi mi cercherà qua, dove ci siamo lasciati" pensò la ragazza mentre aspettava impazientemente il Guardiano. Più il tempo passava più Nirya si convinceva che quello che aveva vissuto era un sogno. "Sarà stato solo un sogno, che stupida che sono ad aspettare un ragazzo che nemmeno esiste" pensò Nirya mentre stava per partire per Nix. La ragazza montò sul cavallo quando si sentì chiamare. -Non mi vuoi nemmeno aspettare, eh?- chiese il Guardiano sorridendo a Nirya. La ragazza sgranò gli occhi "Allora era tutto vero...". L'elfa voltò il viso verso la strada e disse sorridendo -E tu non vuoi arrivare nemmeno in orario, eh?-. Lorenzo rise e si affiancò alla ragazza, anche a lui a bordo di un cavallo. -Dove dobbiamo andare allora?- chiese Nirya guardando la strada -Ora ci dobbiamo dirigere verso Nord, per arrivare al centro di Petram.- Disse Lorenzo mostrando una mappa alla ragazza. La distanza tra Altea ed il centro di Petram era notevole, circa 600 miglia, da quanto diceva il Guardiano all'elfa. -Ma non è che nelle province centrali di Petram è in atto la guerra?- chiese Nirya preoccupata osservando la mappa -Purtroppo sì, ma tu sei qui per far modo che si fermi, giusto?- -Sì, questo lo so ma...- -Tranquilla, so combattere e ti proteggerò- rassicurò il ragazzo guardando negli occhi Nirya, che rispose orgogliosamente :-Ti ringrazio, ma anche io so combattere, sono molto abile soprattutto con la spada e con l'arco.- -Perfetto, avrò meno lavoro da fare allora.- rispose Lorenzo sorridendo. Nirya ricambiò il sorriso, tenendo nascosta la gioia e la rassicurazione di aver qualcuno che la proteggesse.
I due giovani partirono e solcarono le viuzze della regione di Mirea, la più tranquilla di tutto l'Impero. Mirea era una regione più che altro marittima, con un clima mite tutto l'anno grazie all'azione del mare. Allontanandosi dal mare il territorio iniziava a farsi sempre più collinare, con quasi tutti i terreni coltivati a ulivi, viti e ortaggi. I sentieri che percorrevano i due giovani erano costeggiati da pini e da querce, che proteggevano dal forte sole di Mirea i passanti.
Le nuvole candide si spostavano nel cielo quando Nirya chiese al ragazzo cosa esattamente dovesse fare,quale era il viaggio che l'aspettava e quanto ci sarebbe dovuto, mentre accarezza il crine di Sav. -Devi arrivare a tutti i santuari, prenderne l'oggetto contenente l'anima del re corrispondente e , una volta trovati tutti, salvare il regno.- rispose il ragazzo sorridendo. Nirya si turbò:- La fai così facile, ma io non ho idea di come salvare il regno, e tanto meno capire in qualche modo come utilizzare questo amuleto- proferì la ragazza spaventata, toccando con le esili dita la collana. Lorenzo abbassò lo sguardo dispiaciuto :- Sfortunatamente non lo so nemmeno io, dalle mie ricerche ho scoperto solo ciò che già ti ho detto-.
Progredendo il viaggio i due ragazzi scorsero in lontananza degli uomini armati. -Non sono soldati- sussurrò Nirya aguzzando la vista -Sono sicuramente banditi!- -Hai ragione, meglio nasconderci- disse Lorenzo allontanandosi dalla parte opposta. Improvvisamente Sav iniziò ad imbizzarrirsi, buttando Nirya a terra, la quale cercava di calmarlo -Che ti è preso? Non devi fare la guardia ora! Calmo! Così ci farai notare!- disse Nirya dimenando le braccia. Lorenzo scese dal suo cavallo cercando di calmare Sav, ma scorse con la coda dell'occhio che gli uomini si stavano velocemente avvicinando. -Nirya non preoccuparti di calmarlo, ora cerca di difenderti!- urlò il Guardiano preoccupato. Nirya sfoderò la sua spada dalla guaina e si nascose dietro un albero, alcuni metri più in là. -Nirya, che f...- provò a dire Lorenzo, ma lei lo zittì subito, facendo cenno di fidarsi. I banditi si avvicinarono sempre più. Erano tre uomini barbuti,mori e robusti, con un'aria minacciosa. Uno dei tre si avvicinò al giovane con tono beffardo :-Ragazzino, vedo che sei messo bene- disse guardando i cavalli -Tu mi dai le due bestie e io me ne vado, scambio equo, giusto?- ridacchiò l'uomo fissando il ragazzo.- Tu non avrai nulla da me- disse Lorenzo con disprezzo, tenendo stretta le propria spada. "Nirya, per favore aiutami" pensò il ragazzo digrignando i denti. Gli uomini si avvicinarono sempre più al ragazzo sfoderando le armi. Nirya aspettò impaziente il primo colpo di spada di Lorenzo e... un'alta fiammata, proveniente dalle mani di Nirya, colpì i banditi. L'elfa attaccò velocemente gli uomini ormai disorientati, ferendo due di loro al braccio, mentre Lorenzo continuava a colpire di spada. I banditi, spaventati, scapparono lasciando le armi a terra. La ragazza rivolse lo sguardo a Lorenzo sollevata, ma appena vide la sua faccia si mise a ridere. Il ragazzo era rimasto sbigottito, con la bocca aperta e gli occhi sorpresi. -Tu... tu sei una grande maga! E chi lo sapeva? Non credevo fossi così brava!- disse sorridendo a Nirya. Mentre Lorenzo si avvicinava a Nirya, tenendole le spalle, iniziò a fissarle il petto :- Il ciondolo... sta brillando- disse il Guardiano sbigottito. Nirya abbassò velocemente lo sguardo. L' amuleto stava emanando una debole luce aranciata, illuminando le vesti dell'elfa. -Forse... è per quello che ho appena fatto?- chiese la ragazza confusa -Probabilmente...- rispose il ragazzo dubbioso. Passarono pochi secondi che Lorenzo capì:-Il Re di Mirea, il re astuto!- -Credo di non aver capito... - disse Nirya ancora più confusa -Guarda, è semplicissimo! Quell'amuleto contiene lo spirito del Primo Re di Mirea, il re astuto! Probabilmente, anzi no, sicuramente si starà illuminando per l'azione che hai fatto, che è stata molto astuta!- spiegò il ragazzo entusiasta -Praticamente si sta illuminando perché ho fatto qualcosa che gli piace...- disse l'elfa girandosi fra le dita la collana. Il Guardiano prese un quaderno all'interno della sua sacca, afferrò penna e calamaio ed iniziò ad appuntarsi la scoperta, mentre Nirya analizzava la qualità delle armi dei banditi.
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Nirya
FantasyUna giovane elfa della neve, Nirya, decide di partire dalla sua terra natale verso le sue origini, il regno dove nacquero i suoi genitori e dove vive la popolazione degli elfi della neve, ma presto scoprirà che la sua vita è legata ad una leggenda a...