La Locanda del Lupo Grigio

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I due giovani entrarono nella calda locanda e si avvicinarono al bancone, dove una donna serviva la birra e il vino agli uomini, che brindavano allegramente insieme. La donna, alta e slanciata, li osservò attentamente fin dalla loro entrata. Gli occhi leggermente obliqui e i capelli corvini le donavano un fascino elegante e mistico, che metteva un po' in soggezione la giovane elfa. "Ci osserverà così perché siamo forestieri... o semplicemente perché sono un'elfa della neve" pensò la ragazza girandosi una ciocca di capelli candidi che le scendevano sul seno. -Benvenuti alla Locanda del Lupo Grigio! Desiderate qualcosa?- li accolse l' affascinante donna sorridendogli - Sì, vorremmo alloggiare questa sera, avete due stanze per la notte?- La donna controllò il numero di chiavi rimasto all'interno del cassetto all'interno del bancone e scosse la testa in segno di disapprovazione - Mi dispiace, abbiamo una sola chiave- disse sollevandola. I due ragazzi si osservarono e consapevoli che quella fosse l'unica locanda del piccolo villaggio dissero in coro :- La prendiamo-. I due entrarono nella stanza ed adagiarono le proprie cose all'interno di una grossa cassa. -Sai Lorenzo, quella donna ha un che di... misterioso- -Davvero? A me sembrava molto aperta e gentile- rispose sorpreso il mireo. -Non so, ma ci osservava attentamente e in un modo , come dire - indugiò l'elfa - indagatorio, ecco come, indagatorio - disse scandendo le sillabe. -Beh, credo sia perché siamo forestieri- rispose il ragazzo - e poi tu sei, particolare, non in senso offensivo eh! Intendevo dire...- Lorenzo iniziò a balbettare preoccupandosi di offendere la giovane. Nirya cominciò a ridere :- Non ti preoccupare! Sono consapevole che non se ne vedono molte persone come me in giro per Mirea- il ragazzo la guardò sollevato - E poi sei troppo buffo mentre sei confuso!- rise la ragazza imitandolo. Il ragazzo si accigliò scherzosamente  :- E poi io che non volevo offenderti! Far del bene ai muli!- -Come dici te? M- mu - muli!- rise la ragazza tenendosi la pancia e buttandosi sul letto. Lorenzo prese un morbido cuscino e glielo lanciò. I due cominciarono una vivace lotta di cuscini e si sdraiarono insieme sul letto ridendo. -Non lo facevo da quando avevo dieci anni- disse sghignazzando Nirya - Invece per me è la prima volta- -LA PRIMA?- chiese la fanciulla alzando il busto dal letto - Non hai fratelli o sorelle? O degli amici d'infanzia?- -Sono figlio unico e son vissuto in un orfanotrofio in cui non avevo molte amicizie oltre i ragazzi che ogni tanto venivano ad aiutarci, ma loro erano già grandi.- rispose con un malinconico sorriso il giovane Guardiano. La ragazza non volendolo intristire gli disse :- Come prima volta è stato divertente? No?- -Sì!- rispose ridendo il giovane - Ed è stato bello anche aver trovato un'amica-. La ragazza sorrise al pensiero che il ragazzo riconoscesse in lei un'amica e rispose sorridendo :- Sono felice che siamo diventati amici così in fretta!- -E che ho vinto!- aggiunse alzando il cuscino in segno di vittoria.

I due giovani, dopo la scherzosa lite, uscirono dalla stanza per cenare e si unirono a un lungo tavolo dove altri signori stavano bevendo. Una volta seduti un signore porse loro un foglio con un disegno di un volto :- Siete avventurieri? Questo è mio figlio, lo avete per caso visto?- chiese disperato l'uomo mostrandone i lineamenti sul disegno. -Purtroppo non lo abbiamo visto, ma se lo troviamo torneremo subito a questa locanda e lo avviseremo!- rispose Lorenzo con sguardo dolce, per tranquillizzare il signore. Lorenzo prese il disegno tra le mani e lo osservò attentamente. Rappresentava un ragazzo di poco più di tredici anni, con un viso rotondo ed occhi grandi. -Questo disegno è veramente ben curato, lo ha realizzato lei?- -Oh no, è stata mia figlia Elda, è una grande disegnatrice! Lavora insieme a me nella mia bottega, dove vendiamo le nostre opere, io intaglio e scolpisco il legno, lei dipinge!- Rispose sorridendo leggermente. Sollevando lo sguardo chiese ai ragazzi implorando :- Non passano molte persone giovani come voi! Se troverete mio figlio vi pagherò una grande somma! Ve ne prego! Ho informazioni di lui vicino alla Grotta di Lusio, non lontano da qui, magari si è perso e si aggira ancora lì! Purtroppo è una zona pericolosa a causa degli animali selvatici ed io sono troppo anziano per avventurarmici- chiese l'uomo speranzoso, per poi allontanarsi e chiedere ad altri ospiti della locanda. Una giovane ragazza si avvicinò loro, con un vassoio in mano :- Cosa desiderate? Abbiamo un piatto di formaggi e salumi, la zuppa tipica di Mirea e il pane lievitato con erbe aromatiche con l'aggiunta del sugo speciale di Clarissa, la cuoca!- disse sorridendo alla donna al bancone. -Io vorrei il pane con erbe aromatiche- disse Nirya- ed io la zuppa!- aggiunse Lorenzo. La ragazza sorrise e si avvicinò al bancone -Mamma, i due ragazzi hanno ordinato...- . La giovane aveva i lineamenti identici a quelli della madre, ma i capelli dorati, che riflettevano la luce in modo meraviglioso. -Allora sono madre e figlia! Avevo notato la somiglianza- disse Nirya, osservando le due donne. La madre, Clarissa, aveva circa una trentina di anni, mentre la figlia sembrava una coetanea dei due ragazzi, ed aveva perciò circa sedici anni. La ragazza portando le pietanze portò anche dei bicchieri, che riempì di vino. -Questo è un omaggio della casa!- disse sorridendo, per poi allontanandosi allegramente, servendo altri clienti. La giovane ragazza agli occhi di Nirya sembrava l'esatto opposto nella madre : aperta, solare, per niente misteriosa, trasparente. " Che ha quella donna che mi fa sentire così osservata anche quando non è in questa sala?" si chiese la ragazza assaporando il pane con il sugo. " Però a cucinare è bravissima, lo devo ammettere!" pensò mentre addentava una fetta di pane.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 08, 2019 ⏰

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