Capitolo 19

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Sono passati tre giorni ed io continuo a far finta che non sia successo nulla.

Continuo ad essere me stessa,continuo ad uscire con i ragazzi e continuo a vedermi con il gruppo della squadra per gli allenamenti.

Non è cambiato nulla. Sapevamo tutti quanti che sarebbe andata così,ne ero consapevole già da molto tempo.

Matt non fa altro che starmi accanto,così come Lucrezia,ed è qualcosa di stupendo avere delle persone come loro. Sono presenti 24 ore su 24.

Era la vigilia di Natale ed io non avevo completamente voglia di alzarmi dal letto.

Non diedi retta alle urla di mia madre né a chiunque osasse rivolgermi la parola.

"Buongiorno nana!" Disse Matt entrando in camera con un sorriso a trentadue denti.

"Ancora tu? Ma non ti annoi mai?" Risi tirandomi le coperte fino al naso,ho freddo.

"No,mai!" Rise lui venendo a distendersi accanto a me. La mattina dopo il giorno del bacio mi sono ritrovata Matt non appena sveglia. Così come le mattine seguenti.

"Domani è Natale,lo sai vero?" Disse lui mettendosi le braccia sotto la testa con lo sguardo rivolto verso il soffitto.

"Si,lo so"

"Questo significa che devi dare il regalo a Marco." Disse voltandosi verso di me.

"Non vuoi il tuo di regalo?" Dissi alzando un sopracciglio divertita.

"Mi hai fatto un regalo?" Chiese lui spalancando gli occhi.

"Avevi dubbi?" Risi scuotendo la testa rassegnata.

Matt rimarrà per sempre un bimbo indifeso.

"Che cos'è?!" Iniziò a chiedere più e più volte e,visto che non parlavo,iniziò a farmi il solletico.

"Matt,zitto! Domani mattina lo scoprirai." Continuai a ridere per via del solletico facendole sbuffare. Smise di farmi il solletico e si mise il broncio.

"Oh,andiamo piccolo Matt. Ti porto a fare colazione." Dissi sapendo che,mettendo in ballo il cibo,sarei riuscita a togliergli quel muso. Infatti,sentendomi dire 'colazione' iniziò a sorridere e si alzò di scatto dal letto facendomi ridere.

"Alzati!" Disse,quindi,togliendomi le coperte di dosso.

Indossavo un pigiama blu in pile. Non ho pigiami molto sobri,in pratica.

"Carino il pigiama,bassa come sei sembri un puffo" rise lui mettedomi un braccio attorno le spalle ed io gli mordei la mano. No,non sono aggressiva.

"Hey,cane andiamo a mangiare. Smetti di mordermi." Disse portandomi davanti le scale. Scuotei la testa ed ignorai il suo commento.

"Buongiorno" dissi entrando in cucina,mio fratello si sarà alzato da poco. Era ancora lì intento a fare colazione.

"È ancora qui?" Chiese lui vedendo Matt accanto a me.

"Si,piccolo" disse Matt andando verso di lui per scompigliargli i capelli.

"Non chiamarmi piccolo" lo riprese mio fratello uscendo dalla stanza,lasciando Matt immobile.

"Non mi sopporta vero?" Disse sedendosi dove prima era seduto mio fratello.

"È geloso perché passiamo tanto tempo insieme. Lo era così anche con Marco,tranquillo. Gli passerà" dissi andandomi a sedere davanti a lui.

"Lo spero" disse sospirando.

"Comunque stavo pensando ad una cosa che potremmo fare tutti quanti questa sera" disse cambiando discorso.

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