Capitolo 32

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8 Maggio

"Com'è andato il test?" mi chiese baciandomi una tempia.

"Spero bene" scrollai le spalle prima di bere dell'acqua dalla sua bottiglietta.

"Come stai?" mi chiese quando raggiungemmo l'uscita dove già un piccolo gruppetto di ragazzi avevano iniziato a fumare.

"Non lo so. Sto e basta." dissi uscendo il pacchetto di sigarette dalla tasca della felpa. Ne presi una e premetti il bottoncino blu sul lato.

"Hai da accendere?" chiesi andando verso uno dei ragazzi del gruppo accanto a me,il quale infilò la mano nella tasca anteriore dei jeans e mi porse,sorridendomi,un clipper nero.

Accesi la sigaretta e gli ridiedi l'accendino.

"Dovresti finirla,ti fanno male." disse Matt quando gli tornai accanto.

"Matt sono Camel alla Menta,non mi fanno praticamente niente." affermai prima di voltarmi verso le scale dalla quale eravamo scesi.

"E' strano comunque che siamo usciti da scuola allo stesso orario non credi? Era da tanto che non capitava" ridacchiai portandomi la sigaretta alle labbra,aspirai un po' di fumo sentendo subito il sapore della menta.

"Andiamo a casa" sbuffò Matt quando buttai fuori una nuvola di fumo.

Annuì ridacchiando,mi mise un braccio sulle spalle e andammo verso la sua auto.

"Quando torni agli allenamenti?" Mi chiese spostando lo sguardo su di me.

"Non lo so,forse la prossima settimana. Mi sono stancata di stare a casa."

Lui mi guardò sorridendo e poi spostò lo sguardo da qualche altra parte.

"Prendiamo da lì? Forse facciamo prima" disse portandomi verso la parte opposta.

"Matt? Devo andare a prendere le caramelle!" Dissi lamentandomi

"Oh,andiamo! Sono sicuro che ne possiamo trovare un altro per strada" disse ed io mi tolsi il suo braccio dalle spalle.

"Non girarti!" Mi intimò lui prima che io mi voltassi dall'altro lato,ma ormai era troppo tardi. Il danno era stato fatto.

Era lì.

Lui era lì.

L'ultima volta che l'avevo visto è stata qualche sera fa,era appena arrivato a casa in moto ed io,stupida come sono,decisi di affacciarmi alla finestra per poterlo vedere.

Ma adesso non c'era nessuna moto. Non stava tornando a casa.

Era seduto davanti la questura,su uno dei gradini lì davanti.

Teneva il braccio sulle spalle di una figura femminile che identificai con il nome di Marta non appena vidi i suoi lunghi capelli.

I due sorridevano felici e Marco,dopo averle sorriso,le diede un bacio a fior di labbra.

Sentì gli occhi riempirsi di lacrime alla visione di quella scena. Mi portai una mano sulle labbra e feci qualche passo indietro.

"Andiamo via." Disse Matt prendendomi la mano per trascinarmi verso la macchina.

Il tragitto mi sembrò infinito ma,non appena mi sedetti in uno dei sedili,tirai un sospiro di sollievo lasciando scorrere le lacrime sulle mie guance.

Matt fece il giro della macchina e si sedette accanto a me.

"Da questo stanno insieme?" Gli chiesi, sapendo che lui era a conoscenza di tutto questo.

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