Capitolo 4 Coma

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"Elisa! Elisa!"

Lentamente si sentì da lontano un graduare di sirene, fino a diventare assordanti.

Scesero in fretta i paramedici dall'ambulanza e si avvicinarono ad Elisa, spostando delicatamente Padre Gabriel, che continuava a rimanere inginocchiato a terra impietrito.

"Il polso è debole, riflessi assenti..non da segni di risposta. Credo sia in atto una commozione cerebrale.."

"..Ferita al costato, probabile rottura di costole con perforazione del polmone destro.."

"Cristo Santo. Dobbiamo toglierle il casco per tamponare e fermare l'emorragia o la perderemo!"

Alex si avvicinò a Padre Gabriel e lo alzò da terra.

"Vieni lasciamoli lavorare.."

Nel frattempo Guido teneva sotto controllo Mike, ancora con la mano stretta al colletto del guidatore in stato di shock e un pugno davanti al suo naso.

"Zio lascialo o sarò costretto a denunciarti per aggressione."

"Aggressione?! Questo figlio di puttana stava per uccidere Elisa e tu mi vuoi denunciare?! Io lo ammazzo.."

"Zio per favore.."

"Ok..ok"

Mike lasciò andare il guidatore che si appoggiò al camion, con lo sguardo assente continuando a blaterare cose senza senso.

"..il battito sta diminuendo velocemente. Troppo velocemente."

"Forza procediamo con lo spostamento in barella!"

Il cuore di Elisa era sempre più debole.

bip..bip......bip.....bip..........biiiiii

"Merda la stiamo perdendo!"

La guardia medica le scopri il torace, applicò gli elettrodi in fretta e schiaccio il pulsante di carica dell'elettroshoc.

"Forza avanti carica!!"

Padre Gabriel sorretto da Alex alzò lo sguardo verso il guidatore, che ricambiò facendo un passo verso di lui con fatica. Il guidatore iniziò a blaterare qualcosa.

"Mmmii ddispiac..nnon hoo vvist..tempo"

Padre Gabriel ora aveva gli occhi assetati di sangue ed erani rivolti solo a lui.

Alex lo sentì prendere forza e scostarsi da lei. Fece due passi in avanti verso il guidatore, pieno di un'odio che non aveva mai provato prima. Gli arrivò davanti prendendogli la maglietta e tirandoselo a se. Naso contro naso.

Il guidatore sgranó gli occhi dalla paura, iniziando a blaterare.

"Tu devi mo..."

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Elisa si svegliò di colpo. Si sentiva leggera ed intorno a lei vedeva il mondo sfuocato. Vide tra il caos di colori, una figura fatta di luce che tendeva una mano a Padre Gabriel colorato di un scuro opprimente.

"Grabiel.."

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"Ma cos'è tutto questo casino!"

"Zak calmati, ci sarà stato un incidente."

"Si ho capito Aaroon, ma rischiamo di essere in ritardo per montere le riprese."

I ragazzi erano ormai da un quarto d'ora fermi in colonna.

Zak si perse a guardare da lontano il negozio di moto pensando che forse un giorno, sarebbe riuscito a fare un giro su quella di Aaroon, quando improvvisamente iniziò, ad alto volume, il ritornello di una canzone nella radio.

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