Ho visto buio nel mio passato, un buio che ti toglieva anche la speranza, solitudine che ti strappava il cuore. Qualsiasi piccola cosa ti dava la forza di appigliarti anche scivolando, e provavi sempre di più a trovare lo scopo dell'esistenza. Non bastavano preghiere perché il cielo era muto. Quell'uomo mi ricordo, chiusa in uno spazio, un letto, una sedia e una finestra alta e stretta, barricata. Perché alta, chi poteva riuscire a salire era tutto giù. C'era freddo ho chiesto una coperta, ma quel freddo era morte. Distesa nel letto tenuta in forza, perché non compresa, soltanto sedativi e bombe nelle vene per tenermi in freno. Il giorno e la notte non avevano distinzione, andavo avanti e indietro in corridoio dove c'era un cancello ed io afferravo con le braccia in alto a sbatterlo e chiedere aiuto a Dio. In una stanza vicino accanto
c'era un telefono e cercavo di fare il numero per telefonare a casa e chiedere aiuto, ma non riuscivo i numeri mi scappavano dalla mente. Chiamavo papà...Volevo uscire da quel luogo che mi toglieva tutto. Un giorno per miracolo si apri' quel portone grande grande, ed io uscii.
Ospedale psichiatrico.
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Raggio
PoetryRaggio presenta l'immagine solare della mia Sicilia. In veste colorata esprimero' quello che mi ha più tramandato. L'amore per la propria terra. L'innata vocazione a quello che è il vivere quotidiano nel riflesso caratteristico della nostra terra. L...