Capitolo trentotto ~ Quel bacio mi segnerà la vita

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Lei in quel momento con le mani prende il mio viso ed io vedo i suoi occhi illuminarsi  <<Ti prego dimmi tutto ho bisogno di sentire che cosa provi per me>> mi dice con un filo di voce.
<<Perla...tu non immagini le volte che avrei voluto assaporare le tue labbra, stringerti tra le mie braccia e dirti tutto quello che provo per te, ma non posso!>> marcai di più "non posso!" per farle capire meglio.
Lei toglie le sue mani dal mio viso e mi prende per i fianchi tirandomi verso di lei, mi stringe forte ed inizia a tremare. Le mie mani si posano sopra la sua schiena e con le dita le accarezzo tutta la colonna vertebrale per poi stringerla tra le mie braccia.
<<Perché non puoi! Perché?!>> mi urla con le labbra che sono sopra il mio petto. La sua voce rimbomba dentro il mio corpo, la stringo ancor di più per unire i nostri corpi in uno solo  <<Perla quella persona che hai conosciuto in questi giorni non sono io e tu non ti meriti il vero Jason, ti farebbe soffrire e basta!>> le dico con le lacrime dentro i miei occhi.
Lei alza la testa e mi guarda con i suoi occhioni anche lei lucidi <<Non mi interessa chi sei, non mi interessa se mi farai soffrire io senza di te non riesco più a stare!>> e in quel momento comincia a piangere a dirotto sopra il mio petto.
Le mie dita si infilano tra la chioma dei suoi capelli e le accarezzo la testa per farla calmare, per farle sentire il mio calore.
<<Perla voglio dirti tutta la verità io qui non lavoro come buttafuori, ti ho detto una bugia perché mi vergognavo della persona che sono diventato. Io lavoro per il boss che comanda tutta Orlando e recupero tutti i giorni i suoi soldi da tutti gli imprenditori di zona, dai negozi, dai locali per offrire protezione dalle rapine, dalla droga e da tutto quello che fa schifo. È un lavoro di merda perché molte persone sono obbligare a pagare mensilmente la rata ed io sono obbligato a fargli vedere chi comanda! Non sono stato io a scegliere questo lavoro, ma è stato lui a scegliere me, soffrivo troppo vedere mia madre che si prostituiva, che degli uomini schifosi la toccavano e avevo paura che per tutti i debiti che avevamo per colpa di mio padre anche mia sorella quando sarebbe cresciuta avrebbe dovuto fare la stessa vita di mia madre. Lo so potevo fare un lavoro umile e rispettoso, ma volevo che mia madre per una volta nella sua vita tornasse a dormire tranquilla! Insieme a David comandiamo tutta Orlando e abbiamo dei ragazzi che lavoro per noi e di notte controllano Orlando dalla mala vita ecco perché io tutte le sere sono qui perché se succede qualsiasi cosa io e lui siamo pronti per andare da qualsiasi parte.>>
Mi ammutolisco per aspettare una sua reazione, per aspettare le sue urla, la sua rabbia perché l'avevo ingannata, ma invece lei mi stringe ancor più forte tra le sue braccia ed io mi sciolgo.
Con le mani alzo la sua testa, la prendo dal mento perché voglio che mi guarda negli occhi <<Ti amo Perla così tanto che non riesco neanche a capirlo io quant'è. Sei entrata come un vulcano che esplode nella mia vita rivoluzionandola completamente e la cosa più bella che tu non ti sei resa conto di niente. Con te provo cose che con nessuna non ho mai provato con te e forse non proverò mai. Tu che sei così speciale, stupenda quando ti giri e i tuoi capelli si muovono con te. Sei stupenda quando ridi che oltre alla bocca ride tutto il tuo viso con te, i tuoi occhi si illuminano e si formano delle fossette sopra le tue guance. La tua camminata così sensuale, ma tu invece pensi che sia goffa. Quando sei imbarazzata e te la prendi con la cerniera del tuo giubbotto. Tu che non ti piaci mai e ti dai sempre per scontata invece sei meglio delle sette meraviglie. Tu sei qualcosa di surreale e non ti meriti uno come me!>> le dico con l'amaro in bocca. Tolgo le mani dal suo mento e mi giro per andare via da lei.
"Lei non si merita di vivere la mia vita, non si merita uno come me è troppo speciale per rovinare la sua dolce vita."
Cammino verso il locale, ma lei mi corre incontro, mi prende per il giubotto e mi blocca.
<<Jason! Ora dove vai! Vuoi scappare come fai sempre? No questa volta non te lo permetto! Ti amo anch'io e la mia vita senza di te sarebbe uno schifo e io non voglio!>>
Mi giro di scatto e ci guardiamo per qualche secondo per poi contermporaneamente entrambi buttarsi tra le braccia dell'altro. Ci prendiamo per il viso e ci avviciniamo  piano. Le nostre labbra si sfiorano come se si volessero conoscere, i nostri nasi si toccano ed il mio cuore esplode in un battito che non avevo mai sentito, un ritmo che sembra quasi una musica magica. Uniamo le nostre labbra tra di loro unendosi perfettamente, con timidezza solletico la sua lingua con la mia per poi intrecciarle tra di loro in una fusione perfetta. Ci baciamo così tanto come se era chissà da quanto tempo avevamo la voglia di farlo.

Sono Colei Che Hai Sempre Cercato #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora