Capitolo quaranta ~ Lei la mia donna!

1.3K 46 7
                                    

Le luci del sole svegliano il mio sonno così beato. Questa notte dopo quasi quindici anni ho dormito tutte le ore di fila senza mai svegliarmi nel cuore della notte e vagare per casa come un fantasma senza meta.
Apro il getto dell'acqua ed entro nella doccia, mi piace così tanto sentire scorrere l'acqua sopra il mio corpo che mi lascio coccolare. Avvolgo il mio corpo gocciolante nell'asciugamano e asciugo il mio corpo. Apro l'armadio e prende i vestiti più belli che ho e li indosso. Scendo le scale di corsa e gli ultimi scalini li salto, appena entro in cucina e vedo mia madre le corro incontro, la prendo per la mano e le faccio fare una giravolta. Lei mi guarda perplessa e scoppia a ridere mettendosi le mani sulla bocca, i suoi occhi sono così lucenti.
<<No non mi dire...non ci voglio credere...sei riuscito ad apriti con quella ragazza!>> mi dice quasi piangendo.
La prendo per il viso e le stampo un bacio sulla guancia  <<Come fai ad essere così speciale mamma! Tu...sei fantastica anche se non ti racconto mai niente riesci sempre a cogliere ogni mia cosa...>>
Lei mi sorride, accarezza la mia guancia con la mano <<Perché sei la mia vita ed io vivo per te quindi qualsiasi cosa ti tocca, tocca anche me!>>
"Come non potevo amare mia madre, come non potevo proteggerla! Lei è la mia ragione di vita...con le sue parole mi sento ogni giorno meno in colpa per tutto quello che faccio."

Le stampo un bacio sulla guancia ed esco di casa, accendo il suv ed aspetto la ritardataria di mia sorella.
Mentre sono sorto tra i miei pensieri, tra i suoi occhi della mia Perla, David entra in macchina seguito da Anita. Inziano a baciarsi con passione ed io inchiodo con la macchina <<Che sia chiaro queste cose fuori dalla mia macchina!>> gli dico ad entrambi con un tono autoritario, ma appena li guardo in viso scoppio a ridere. Loro all'inizio erano rimasti pietrificati, ma subito la mia risata anche loro si mettono a ridere.
Arriviamo davanti all'università e scendo di corsa da suv, lasciano quei due dietro di me.
La vedo tra la folla di gente e le corro incontro, sembra un eternità che non la vedo.
Arrivo davanti a lei, le mie mani si posizionano sopra i suoi fianchi e la alzo da terra e facciamo una giravolta.
Appoggio i suoi piedi per terra e la guardo dritta negli occhi, lei mi sorride ed io mi sciolgo. Le mie mani si infalano tra la chioma dei suoi capelli e la spingo verso le mie labbra, sento subito la sua lingua e la intreccio alla mia. Ci scambiamo un bacio pieno di sentimento.
Quando si stacca mi guarda fisso <<Che cosa sono io per te?>> mi dice balbettando.
<<Tu sei la mia donna!>> le dico subito senza pensare più a niente, ne alle conseguenze, ne a nient'altro.
Lei mi guarda, mi sorride e mi salto al collo felice ed io riesco a leggere i suoi occhi che sono così lucidi e trasparenti.
<<Dai facciamo questa cosa?!>> le dico sicuro di me e la prendo per la mano.
Lei si blocca ed inclina la testa  <<Cosa?!>>
<<Far vedere al mondo intero che io sono roba tua e tu sei roba mia!>> e la prendo per il mento stampando un bacio sopra le sue labbra così succose.
Camminiamo tra le persone mano nella mano e ci guardano tutti.
Lei si gira verso di me e corruga la fronte arrabbiata  <<Ma è possibile che ti devono guardare tutte?! Anche le mie professoresse ti guardano con gli occhi languidi che hanno sessanta anni!>>
La prendo per il viso e davanti a tutte le ragazze che non fanno altro che guardarmi con la bocca spalancata le stampo un bacio ed infilo la lingua.
<<Hai scelto il più bello della Florida che vuoi?!>> le dico sogghignando.
Lei si infuria ancor di più e mi da una gomitata sopra lo stomaco.
Rimango senza respiro per qualche secondo e la stringo tra le mie braccia, con la mano le alzo il viso e lego i nostri occhi  <<Può guardarmi tutto il mondo, può corterggiarmi chiunque, ma io quella che voglio sei solo te!>> le dico in modo da rassicurare ogni sua paura.
Lei mi stringe tra le sue braccia, ci stacchiamo e continuiamo a camminare verso la porta principale dell'università.
Arriviamo davanti la porta, la bacio e lascio la sua mano per farla entrare.
Con gli occhi la seguo mentre cammina per l'università e con la mano le lancio un bacio e mimo con la bocca  <<Ciao piccola!>>

Sono Colei Che Hai Sempre Cercato #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora