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La morte arriva improvvisamente.
Quando meno te l'aspetti non c'è più nessuno intorno a te.
Tutti sono morti, tu sei morto.
Non c'è niente da fare.
Il cervello si spegne, e con esso tutto gli organi.
Si smette di essere.
Questo fa parte della quotidianità, della vita di tutti i giorni.
Ogni istante muoiono persone.
Questo Margherita lo sapeva, e sperava che la morte arrivasse presto anche per lei in quell'istante.
Non la spaventava, in realtà. O forse non era abbastanza lucida da rendersi conto che da lì a qualche istante avrebbe smesso di esistere.
In realtà si era sentita leggera quando la macchina aveva sfondato il guardrail ed era precipitata giù, sulla strada sotto il ponte.
Si era sentita le ali, nonostante la cintura di sicurezza che la imprigionava.
Il dolore che stava provando era indescrivibile, ma si ripeteva che tra qualche istante sarebbe passato.
Sentiva un pezzo di lamiera dentro la sua coscia.
-Morirò- disse ad alta voce.
Pronunciando quella parola, la rese reale. Solo allora iniziò a comprendere la morte e si liberò in un singhiozzo.
-Mer, non piangere- sussurrò sua sorella.
Margherita pianse.
-Sapevo che sarei morta in un incidente stradale- disse a sua sorella.
-Non morirai- cercò di rassicurarla.
Margherita avrebbe voluto guardarla negli occhi e dirle che le voleva molto bene, ma non riusciva a girare la testa: il collo le faceva troppo male.
Aveva anche paura di fare il minimo movimento. Aveva la cintura allacciata, e questa bene o male riusciva a trattenerla al sedile, con la macchina capovolta.
-Lo so che morirò, non c'è bisogno che mi dici una bugia-
Sua sorella rise. Una risata che più avanti capì essere beffarda.
-Ti voglio bene- disse Aurora.
Margherita non poté fare altro che singhiozzare più forte, mentre le sirene dell'ambulanza cominciavano a suonare in lontananza.
-Non disperare, Mer, credi in positivo- fu bloccata da un colpo di tosse.
-Stai bene?- chiese Margherita.
Aurora rise ancora debolmente.
-In questa situazione, il bene è relativo-
Furono le sue ultime parole prima dell'arrivo dei soccorsi.
Da quel momento in poi, Margherita ebbe ricordi confusi, ovattati.
Quanto avrebbe voluto girarsi a guardare sua sorella per un'ultima volta anche a costo di rompere quell'equilibrio precario, anche a costo di provare un dolore immenso al collo.
Anche a costo della sua stessa vita.

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