Passi - Andando Avanti

IV

-Non ti ho mai visto ballare in quel modo. Anzi, non ti ho mai visto ballare- farfugliò Jimy.
Si erano fatte le quattro, e i tre amici erano appena entrati in macchina.
Avevano deciso per il riprendersi qualche minuto e avviarsi poi a piedi a casa, dato il loro livello di alcol nel sangue.
-Il nostro amico ha rimorchiato una bionda da paura- rise Ivan mentre fumava una sigaretta.
Aleksiej rise con lui.
-È simpatica-
-Provaci-
Aleksiej provò a ragionare, anche se i suoi pensieri erano sfuggenti e sfocati: una bella ragazza, che aveva ballato con lui per tutta la sera, gli aveva lasciato il numero con un sorriso dolce e grintoso, il primo passo già lo aveva fatto lei. Ora toccava a lui.
Annuì, anche se gli altri non potevano vederlo.
-Andiamo, che magari ci svegliamo un po' camminando-
Alle quattro di notte Praga era deserta, e se possibile ancora più bella.
Ad Aleksiej venne in mente una melodia bellissima. Iniziò a canticchiarla ad alta voce, incurante degli altri.
Era lei. L'aveva trovata.
Attraversò la strada pensando a cosa stesse meglio dopo il Fa finale.
Non era convinto, ma forse una nota bassa era la migliore.
Era davvero entusiasta. Quella che gli era venuta in mente era davvero una perla. Avrebbe scritto un testo su Praga di notte, e sul Jazz Bar, e sulla ragazza bionda, e su Jimy e Ivan.
Sorrise voltandosi indietro, verso di loro per chiedere cosa ne pensavano.
Vide Ivan paralizzato, Jimy con un'espressione di terrore stampata in viso.
Sembrava che il tempo si fosse fermato, almeno per quel secondo, poi sentì un fortissimo dolore. Sentì il suo corpo volare, vide il mondo ruotare veloce, confondendo luci e colori in una macchia indistinta, sentì ancora dolore, questa volta più forte e un rumore terribile, come di qualcosa che si frantuma a terra.
Il suo volo finì troppo presto, e quella sensazione di libertà si arrestò con l'asfalto sotto di lui.
Gli mancò il fiato, come al neonato che nasce, quando per la prima volta usa i polmoni.
Poi non seppe più nulla.