3.Primo membro

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Akemi pov

Stavo camminando ormai da ore per tutta Mobius in cerca di tre componenti per il mio Team,ma ancora non avevo trovato nulla.
Ma in fondo,mica mi pioveranno dal cielo,no?
Mossi la mano sul Gear, che si fece molto piu piccolo e si appese alla mia tasca come fosse un semplice cionodolo;grazie magia nera. Era delle ore che lo tenevo sotto braccio,e stava diventando un po d'impiccio.
Almeno a qualcosa serviva quella stupida magia nera!
Era già notte ormai e le luci dei viali incominciavano ad accendersi,le gente usciva di casa per andare fuori a cena o per fare un semplice giro.
Le strade si riempiono in fretta e nella furia della folla sbattei contro una riccia arancione,con le punte dei capelli nere,gli aculei erano raccolti in due codini bassi e una salopette verde.
Mi puntò i suoi occhi celesti adosso e io mi sentì come paralizzata.

Io:-M-Mi scusi...- balbettai. Non disse nulla e si limitò a passare oltre.
Che strana tipa...
Non mi feci troppe seghe mentali su quell'incontro,anche se avevo la netta impressione che presto avrei rivisto quella strana riccia dagl'occhi di ghiaccio.
Camminai per un'altro isolato,finché non vidi un bar che conoscevo.
Si chiamava Il Ghetto.
Garuru e Alice mi avevano vietato di andarci,dicevano che loro e Keroro avevano avuto una brutta disavventura lì dentro.
Però magari c'era qualche omone perfetto per il mio Team!
Entrai nel bar facendo cigolare la porta,tutti nel locale si voltarono a fissarmi. Ero l'unica donna lì dentro.
Mi sedetti al bancone e una talpa con una benda sull'occhio e una puzza di sigaro schifosa mi chiese con aria derisoria.

Talpa:-Allora bambolina,che cosa desideri? Un succo di frutta?- tutti nel locale risero.
Lo fissai decisa.
Io:-Il più forte che hai,veloce- l'uomo prese un bicchiere e ci sputò dentro pulendolo con un panno più sporco dell'oggetto di cristallo.
Prese del liquido verde da una bottiglia e me lo servì facendo strisciare il bicchiere fino a me,lo presi e lo fissai per qualche istante.

Talpa:-Allora? Non hai sete piccola?-
Io:-Stai zitto ciclope- lo vidi ringhiare appena e senza dargli il tempo per aggiungere altro bevetti tutto ad un sorso.
Mi paralizzai sentendo il suo gusto amaro e acido stuzzicarmi le papille gustative,la gola aveva praticamente preso fuoco.
Lasciai sul bacone il bicchiere e tossì due volte.
Io:-Buono....-dissi con la voce un pò roca per via dell'alcolico appena bevuto.
Un riccio bianco e grigio seduto sullo sgabello in parte al mio si rassettò la giacca rovinata e bevve tutto il contenuto di una bottiglia.

Riccio:-Non fanno per te queste queste principessa,ti conviene tornare nel tuo prato fiorito- non vidi bene il suo viso dato che c'era penombra e non si vedeva quasi nulla,nonostante tutto ribattei.
Io:-Io ne ne torno nel campo fiorito se tu torni a fanculo- da Bet avevo imparato molto più che l'arte del volo,avevo imparato anche a farmi valere.
Lo sentì girarsi verso di me,lo guardai appena e notai che sulla giacca rovinata vi era il simbolo delle forze aeree italiane. Era un'aviatore.
Notai che aveva due occhialoni sulla fronte,e sotto un cappello marrone scuro rovinato dal tempo,aveva anche numerose cicatrici sulla mano e sulla parte destra del viso.

Riccio:-Senti coglioncella,non sfidare i piloti di idrovolanti,chiaro?-
Idrovolanti? Mia madre li conosceva bene. Erano uomini forti,nobili e sempre pronti a combattere per la patria.
Ma lui non mi sembrava per niente quello che mi ero immaginata.
Io:-Tu non sei un pilota,sei solo uno che crede di esserlo-
Il riccio strinse la bottiglia nella mano,la talpa cercò di non farlo agitare sminuendo il mio insulto.

Talpa;-Lasciala perdere,lei non sa chi sei-
Il pilota si alzò di scatto facendo cadere la seggiola,si voltò verso gli uomini seduti in quel Bar e alzò la bottiglia verso di loro come a fargli un brindisi.

Riccio:-Infatti! Lei non sa chi sono! Ma voi lo saprete di certo miei compari! Ditele chi sono!-tutti quanti alzarono i loro boccali e gridarono.
Tutti:-Tu sei il grande capo dell'Agenzia Mama! Il grande Benny Forkwell! Uno dei più forti capo cannonieri di idrovolanti di tutta la seconda grande guerra! Nonché nostro capitano!-
Benny:-Esatto! Hai sentito troietta? Io sono un grande,sono un vero pilota,sono il pilota!-
Lo vidi sorridere compiaciuto e pensai solo a fare una cosa in quel preciso momento...
Gli versai in testa un calice di birra trovato in parte a me sul bancone.

"Balla e non smettere mai"-Storia Sonic OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora