Elvys pov
Mi rassetai la maglietta nera mentre aspettavo con calma E pazienza l'arrivo di Akemi.
Guardai l'ora.Sette e un quarto
Era in ritardo,ma non importava,dopotutto non è mai morto nessuno per un po di ritardo;no?
Vector:-Ma dove si è cacciata quella baby palletta?!-vidi il coccodrillo saltare di qua e di là come un forsennato.
Risi appena e gli feci cenno di stare calmo.
Io:-Tranquilo Vector,arriverà- dissi mentre fissavo la porta di vetro opaco della scuola che solo quella mattina avevo visitato.
Mi misi a dondolare con i piedi avanti e indietro,Vector mi vide e lo fece anche lui urlando e muovendo le mani come suo solito.
Era stato solo lui ad accompagnarmi oggi,aveva insistito e così,sotto le mille minccie di Espio,mi aveva accompagnato alla Vie en Rose.
Risi vedendolo cadere a terra e rialzarsi subito facendo finta di nulla.
Vector era sempre stato un tipo originale,mooooolto originale.
Ma forse era per questo che mi era sempre stato simpatico,aveva quel nonsoché di...come posso dire..? Pazzo! Ecco!
Sentì la voce di Akemi che mi chiamava e mi volta i di scatto insieme a Vector.Akemi:-EHI ELVYS!!-la vidi che agitava la mano verso di noi,in spalla aveva delle scarpette da ballo nere. Indosso aveva un tutù nero,in centro al corpetto c'era una gemma rossa ed essa aveva inciso sopra un dragone. La gonna era ampia e aveva del tulle di un grigio opaco a creare l'effetto chiaro scuro.
Le sorrisi e le corsi in contro usando i miei pattini da corsa,sorrise.
Akemi:-Scusa il ritardo! Ma quando mi esercito mi perdo del tutto!- non perse il suo sorriso infantile. Scossi la testa.
Io:-Tranquilla,non fa niente!-
Akemi salutò Vector che,stupito, la sollevò da terra e la osservò da varie angolazioni.
Vector:-Mmmmmmmmmm! Sei strana!! Sei diversa oggi palletta!!- gridò mentre teneva la povera gatta a testa in giù.
Io subito lo rimproverai non potendo però trattenere una risatina.
Io:-Vector! Metti giù Akemi!- il coccodrillo fece come avevo detto e poi aggiunse.
Vector:-AHHHHHH!! Ha un tutù! Eh! Mi pareva a me!-Si mise in una posa fiera e a me e ad Akemi venne solo che da ridere per le varie posizioni che stava assumendo,mi asciugai una lacrimuccia all'angolo dell'occhio e poi volta i lo sguardo verso la ragazza.
Io:-Andiamo?- chiedi impaziente di iniziare,lei annuì ed indicò una Porsche nera che stava arrivano da dietro l'angolo e si stava parcheggiando davanti alla scuola. Aveva i vetri oscurati e non si vedeva bene chi la stesse guidando.
Vector:-BHE! Allora vi lascio! State attentissimissimeissime! Chiaro?!-
Io&Akemi:-Chiarissimo Vector!- rispondemmo in coro ridendo vedendo che il coccodrillo aveva assunto la posa di Superman e si era messo a correre in giro per la strada gridando.
Vector:-TUTTI A CASAAAAAAAA! CHE HO FAMEEEEEEEEE!!-
Akemi ridette appena e si avvicinò alla macchina aprendo la portiera e facendomi cenno di salire,montai in macchina seguita da lei.All'interno vi erano un gatto viola,seduto al posto del guidatore,e un riccio nero seduto di fianco a lui.
Akemi:-Ciao papi!- lei baciò la guancia al gatto che sorride appena.
???:-Giorno tesoro mio- lo osservati meglio e notai che aveva una camicia nera sbottonata sui primi due bottoni,con dei pantaloni del medesimo colore.
Aveva lunghi capelli raccolti in una coda bassa,con tre ciuffi sulla fronte che coprivano appena gli occhi color giallo canarino;aveva anche vari segni sulle braccia ed una cicatrice lungo l'occhio sinistro.
Akemi si sporse e diede una bacio sulla guancia anche all'altro riccio.
Akemi:-Ciao zio Eiichi!!- il riccio aveva una camicia blu con un cravatta rossa,indosso aveva anche dei pantaloni bianchi con scarpe nere.
I suoi occhi celesti si soffermarono prima sulla gatta e poi su di me,che inevitabilmente arrossì e balbetta un "buongiorno".
Lo vidi ridere e voltarsi verso il gatto di fianco a lui e dirgli.
Eiichi:-Ehi Keisuke! Simpatiche le amiche di tua figlia!-
L'altro gli diede un coppino per rimproverarlo,mosse la mano sullo specchietto retrovisore e mi inquadrò sorridendomi.
Keiusuke:-Perdonalo,pur essendo il ladro denominato "Il ladro gentiluomo" non è un granché con le donne.-
Eiichi:-EHI!-
Scossi la testa come dire "fa niente"...ma poi realizzati sobbalzando;aveva detto "ladro"?!
Akemi mi lesse quasi nella mente e mi sorrise.
Akemi:-Esatto,mio padre ed Eiichi sono due ladri di fama internazionale!- alzò il pollice fiera del "lavoro" di suo padre.
Spalancai la bocca stupita e anche un po preoccupata.
Se Espio avesse saputo che ero in macchina con due ladri gli sarebbe di certo preso un colpo che lo avrebbe fatto stramazzare al suolo.
Nonostante ciò decisi di non farmi prendere dal panico e fare varie domande ad Akemi per capire meglio la situazione.
Io:-Akemi...ma tuo padre non era Deryl?- chiesi un Po confusa dal fatto che appena eravamo entrati nel vettura lei avesse chiamato Keisuke, "papi". Lei sorrise un po amaramente.
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"Balla e non smettere mai"-Storia Sonic OC
FanfictionIl mio nome è Akemi le Chat,ho 16 anni e vi voglio raccontare la mia storia.La Storia di come sono morta e...- Hikari:Akemi! Fai la seria! Akemi:Si si! scusa mamma! come avrete ben capito mi piace scherzare parecchio, adoro la danza e conosco il Tea...