Rimaniamo in sala d'aspetto fino a quando sentiamo il dottore chiamarci.
"Signor Rossi, intendiamo fare ora l'iniezione a suo padre, vuole dargli un ultimo saluto?"
"Si" risposi secco.
"Infondo al corridoio, stanza 31"
Insieme a Benjamin e Ginevra mi dirigo verso la stanza di papà, una volta entrati vedo un uomo che non sembrava mio padre.. Bianco in viso e guance scavate.. Possibile che in così poco sia cambiato così tanto?
Mi avvicino al letto lentamente, lui non si accorge della mia presenza, gli stampo un bacio sulla guancia ma ancora nessuna reazione.
Rimango lì, fisso, a guardarlo.
Un po' mi sento in colpa, insomma, l'ho ignorato per tutti questi anni.
Mi siedo su una sedia che si trovava di fianco al lettino.Nel frattempo Ben è uscito con Ginevra che, improvvisamente, è sembrato che si sia svegliata dal suo stato di trans e si è messa a piangere, è la prima volta che la vedo stare così male.
Inizio a parlare con papà, dicendo cose che non hanno un nesso logico fra loro, ma le dico nella speranza che papà mi risponda con il suo solito senso dell'umorismo "Fe, ma che cavolo stai dicendo?!" è che poi si metta a ridere, come al solito.
Ciò però non succede.Dopo 10 minuti buoni che continuo a parlare, decido che è arrivato il momento di uscire da quella stanza.
Faccio per alzarmi ma sento qualcosa che mi trattiene, abbasso lo sguardo e vedo la mano di mio padre attorno al mio polso.
Lo guardo in viso e vedo un sorriso.
"Fe, ma che cavolate hai detto?!"
Sorrido.
Poi il sorriso svanisce dal suo volto, facendosi quindi più serio.
"Quando torni a casa, guarda sotto il mio cuscino, c'è una cosa per te, spero ti piaccia".
Annuisco.
Lo abbraccio, lo bacio, ed esco, incuriosito dalle sue ultime parole.Ora è il turno di Ginevra e io intanto sto fuori con Ben.
Non parliamo molto, anzi, per niente, siamo troppo persi ognuno nei proprio pensieri.Una volta uscita anche Gine, e una volta fatta anche l'iniezione, ce ne andiamo.
Non piangiamo, abbiamo già dato abbastanza in queste ultime 12 ore.Arrivati a casa corro in camera di papà guardando sotto al cuscino
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