E’ normale ascoltare una musica che non ci rispecchia in nessun modo? Da quando’ero piccola ho sempre pensato che la musica fosse lo specchio della nostra anima, credere che se una persona ascolta rock vuol dire che è scatenata e pronta a qualsiasi cosa e così via con gli altri generi. Dico questo per arrivare a me, io ascolto di tutto, dall’hip-hop al dubstep.
Skrillex non è proprio da me! Lo dico perché correre chiedendosi il perché si ascolti una musica fuori dalla propria portata è strano, girai lo sguardo verso la strada. Dei ragazzi stavano correndo dalla mia parte, a quanto pare il Parkour si stava diffondendo, vidi uno dei ragazzi saltare su un lampione da una terrazza abbastanza alta.
“Sbrigatevi, arrivano!”, quella voce mi sembrava familiare, ma non avevo idea di chi avesse parlato. Mi fermai, ecco che arrivavano. Riuscii a nascondermi nell’ombra, era piuttosto buio lontano dai lampioni.
“Gliel’abbiamo fatta fratello, vieni qui dammi la mano”, era decisamente Taylor Lantern.
“Fammi vedere”, uno degl’altri idioti aprii una borsa mentre Lantern si abbassava il cappuccio. Allungai il collo verso il bottino. Smorzai un gridolino:quella busta era piena d’erba! Non di quella normale che si trova nei campi ma Marijuana! Fissai i ragazzi con disgusto crescente. Sentii una serie di sirene risuonare nelle vicinanze, i ragazzi si guardarono attorno come impauriti poi ripartirono alla velocità della luce.
Taylor Lantern, conosco il tuo segreto.
Il giorno seguente mi alzai cercando di non far caso alla luce che entrava dalla persiana, odio la luce del giorno al mattino presto! Mi annerva. Posi l’i-Pod sul dock e mi diressi verso il bagno, una doccia fredda era quello che ci voleva, guardai fuori dalla finestra e vidi Kyle nella sua camera che indossava una maglietta bianca e si sistemava i capelli per qualche secondo. Rimasi a fissarlo per qualche secondo, la mano sotto il fiotto d’acqua, la bocca socchiusa. Era davvero figo! I suoi occhi incontrarono i miei e distolsi lo sguardo, dio ero diventata uno stalker? Scossi la testa e feci un cenno con la mano prima di oscurare la stanza chiudendo le veneziane; guardai l’orologio, le 7.00 avevo mezz’ora per prepararmi. Entrai nella doccia e dopo il primo impatto riuscii a rilassarmi sotto il fiotto congelato dell’acqua.
Entrai nella cabina armadio e con le mani sui fianchi fissai i miei vestiti, come ogni mattina non avevo idea di che cosa mettermi, era diventato un rito questo. Doccia, osservazione della miriade di vestiti nel mio armadio, scelta della prima cosa che mi capitava tra le mani, non penso si possa chiamare scelta più che altro hazard. Stamattina faceva piuttosto caldo, scelsi (veramente questa volta) un abito bianco che mi arrivava al ginocchio, ci abbinai una cintura argento e misi le ballerine dello stesso colore. Raccolsi i capelli in una coda lasciando alcuni capelli liberi e poi misi un po’ di matita nera, guardai l’ora erano le 7.35. presi la borsa di parkour che avevo preparato ieri e la cartella dei libri. Presi le chiavi e uscii da casa, fuori mi attendeva la mia Audi S6, l’adoravo. Aprii il cofano e misi le borse per poi richiuderlo e salire in macchina, dallo specchietto retrovisore vidi Kyle uscire da casa insieme ad un ragazzo identico a lui, aveva un gemello? Sorrisi e abbassai il finestrino.
“Avete bisogno di un passaggio?”, chi supponevo fosse Kyle mi sorrise.
“Oh che gentile, vieni Rey”, Kyle salii davanti mentre Rey apriva la porta posteriore.
“Ciao Jennyfer, questo è mio fratello gemello”, indicò la sua fotocopia.
“Si? Credevo fosse tua sorella”, roteai gli occhi,”Senza offesa.. dio non sembri per niente una ragazza era solo per-“, “Si ho capito”, Kyle stava rotolando dalle risate, lo fissai. Il tragitto non fu molto animato dopo quello che era uscito dalla mia bocca avevo paura di dire qualcosa di sbagliato. Rey guardava fuori dal finestrino con sguardo depresso e Kyle smanettava con la mia radio.
“Lascia, questa mi piace!”, Ruffneck-Skrillex. Il ragazzo mi fissò.
“Ti piace questo genere di musica?”, rivolsi lo sguardo verso di lui per qualche secondo, cosa c’era di male con questa musica?
“Si?”, scosse la testa.
“Non sembri una persona che ascolta Skrillex sai?”, ma cosa poteva saperne lui dei miei gusti? Inarcai le sopracciglia.
“Uhm davvero? Beh mi dispiace ma a quanto pare lo sono”, non parlò. Mi sentivo una stronza, prima con Rey e adesso con Kyle, ma che problemi avevo?
Arrivati al parcheggio infilai la macchina nel primo posto libero e spensi il motore, Rey si precipitò fuori seguito a ruota da Kyle, io, dopo aver recuperato la cartella, lo seguii.
“Sembra che tu sappia dove andare”, mi guardò.
“E’ il secondo giorno per me, sono arrivato ieri”, mi sorrise.
Feci una faccia sorpresa, era forse uno dei ragazzi di cui tutti parlavano ieri? Dovevano essere loro, Rey e Kyle.
“Ho capito”, spostai lo sguardo davanti a me, ecco Lantern. I suoi occhi incollati su Kyle, un’espressione corrucciata sulla faccia. Quando gli passai di fianco insieme a Kyle fece finta di tossire
“Troia”, fu tutto quello che sentii. Strinsi i pugni ai miei fianchi e chiusi gli occhi per qualche secondo.
“Ehi, a chi stai dando della troia?”, Kyle si era mosso e adesso era davanti a Taylor e la sua combriccola. Lantern lo squadrò poi un sorrisino comparve sulle sue labbra.
“Certamente non di te”, la sua voce era ironica. Mi fissò.
“Stai attento, potrebbe benissimo avere l’STD, io ti ho avvertito”, si diresse verso l’entrata. Che pezzo di merda! Non sapeva niente lui, era praticamente vergine. Sia dentro che fuori. Non avevo mai baciato ne avuto relazioni più lunghe di 24 ore. Ero una diciassettenne con la vita di una tredicenne (forse persino loro avevano una vita più attiva della mia), sentivo gl’occhi di Kyle su di me.
“Non ho nessun tipo di STD”, scosse la testa e mi sorrise.
“Ne sono certo Jennyfer”, la sua voce sincera e tranquilla.
“Okay, meglio se entriamo”.
STAI LEGGENDO
The Street Runner
Novela JuvenilQuei tetti sono la mia casa, questo è quello che amo fare. Correre incontro all'ignoto, non so mai cosa aspettarmi, una terrazza? Una tettoia? Basta non perdere l'equilibrio e l'orientamento. Io sono una Street Runner. Chi ha detto che le donne sono...