E alla fine il fatidico momento arrivò; avevo passato la mia Domenica a rimuginare sull'accaduto, avevo ipotizzato mille possibili scenari sul nostro incontro - io che scappo, io che urlo, io che svengo - ma mai avrei immaginato che le cose andassero esattamente com'erano appena andate: il mio sguardo e quello di Matthew - ben lontano da me - si erano incrociati per un millesimo di secondo, prima che lui si voltasse e si allontanasse.
La sua reazione mi aveva letteralmente lasciata basita e allo stesso tempo mi aveva fatta infuriare.
Durante l'ora di pranzo, in mensa non c'era alcuna traccia di lui.
Alla fine delle lezioni, una volta uscita dall'edificio, scorsi la sua auto parcheggiata tra quelle degli altri studenti; senza pensarci due volte, mi diressi verso la macchina e mi appoggiai su di essa, in attesa che il proprietario facesse la sua apparizione.
Non si fece attendere molto, ma nonostante mi avesse notata, mi ignorò totalmente.
"Mi spieghi che problema hai?" esordii io con arroganza.
Lo stronzo continuò ad ignorarmi ed entrò nell'abitacolo, impulsivamente io feci lo stesso. Il suo carattere mi dava sui nervi."Cioè, tra i due dovrei essere io quella che ti evita, dovrei essere io terrorizzata da te, e non viceversa!" sbraitai quando fui all'interno dell'auto.
A quel punto il moro scoppiò in una fragorosa risata, urtando ulteriormente i miei nervi.
Incrociai le braccia al petto, in attesa di una sua risposta, che non tardò ad arrivare: "Hai ragione. Ma non sapevo proprio come comportarmi." ammise, serio.
"E quindi ignorarmi ti è sembrato l'atteggiamento più appropriato?" sbuffai io.
Matthew riprese nuovamente a ridere, e a quel punto scoppiai: "Si può sapere cosa c'è di così divertente?".
"Oh,beh... io sono potenzialmente l'essere più pericoloso che tu conosca, ma nonostante ciò sei entrata di tua spontanea volontà all'interno della mia auto e sei persino arrabbiata con me perchè ti ho evitato per tutto il giorno. A me tutto ciò sembra a dir poco esilarante!""Senti belloccio, hai intenzione di darmi delle spiegazioni o vuoi continuare a girarci intorno ancora per molto?" domandai retoricamente, ignorando totalmente la sua osservazione.
Matthew si ricompose, senza però far sparire dal suo volto quel sorriso beffardo che urtava il mio sistema nervoso.
"Okay, cosa vuoi sapere esattamente?" chiese.
"Beh, più o meno tutto! Insomma, fino a due giorni fa ero convinta che questo genere di cose esistesse solamente nei libri o nei film, invece è tutto reale. Voglio sapere di più su di te, ma anche sui vampiri in generale."
"Va bene, verrai accontentata. Adesso però ho da fare, incontriamoci stasera."
"Affare fatto. Dove? Quando?"
"Non lo so, ma non è importante. Ti farò sapere nel pomeriggio, in qualche modo. Ora vai." disse, serio.Il suoi cambiamenti repentini d'umore mi mettevano i brividi. Scesi dalla sua auto e senza distogliere lo sguardo da lui nemmeno per un secondo, lo vidi mettere in moto e sfrecciare via senza nemmeno degnarmi di un saluto.
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Weird Creatures.
Vampire"Aspetta! Direi che siamo partiti col piede sbagliato e tu hai chiaramente detto che non hai interesse nell'essere mio amico. Però adesso sei stato davvero gentile nei miei confronti, per cui, possiamo provare a ripartire col piede giusto?" "No." si...