CAPITOLO 5

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I giorni passavano veloci tra scuola, allenamenti con le cheerleaders e uscite con le amiche.

Io e Lara avevamo chiarito, si era scusata per il suo comportamento egoista ed ora il nostro rapporto era più forte di prima. Tutto sembrava essere tornato alla normalità.

Per quanto riguarda Matthew, lo evitavo come fosse la peste nera: stavo lontana dal mio armadietto quando lui era impegnato ad armeggiare all'interno del suo, cambiavo direzione quando lo intravedevo da lontano nei corridoi, e se per puro caso i nostri occhi si incrociavano a mensa, distoglievo lo sguardo.

Lui, dal suo canto, non mi evitava, né tantomeno tentava di riappacificarsi; semplicemente mi ignorava.

E a me andava bene così. O per lo meno, facevo finta che andasse bene.

In realtà odiavo essere ignorata, perchè era come se il mio atteggiamento nei suoi confronti non lo scalfisse minimamente, come se nonostante tutti i miei sforzi, lui riuscisse sempre ad essere un passo avanti a me.

Ad ogni modo, ero determinata a far finta che non esistesse per il resto dei miei giorni; d'altronde, non era mai stato un pezzo importante della mia vita, avevo avuto modo di parlarci quattro volte al massimo, insomma era uno sconosciuto e sarebbe dovuto rimanere tale.

Gli ero infinitamente grata per avermi salvata per ben due volte da due situazioni scomode e gliene sarei stata sempre riconoscente, ma non c'era nulla di più. Non eravamo amici, non eravamo nemmeno conoscenti. Non sapevo nemmeno il suo cognome, nonostante lui per qualche ragione a me sconosciuta sapesse il mio.

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Entrai nell'enorme villa e la puzza di fumo invase le mie narici.

Mi voltai per controllare che Lara e Maggie fossero ancora dietro di me, ma di loro non c'era più traccia. Tipico delle mie due amiche.

Ad ogni festa a cui partecipavamo, ci perdevamo d'occhio in meno di cinque minuti, per poi ritrovarci ore dopo con una Maggie visibilmente su di giri. Ormai era una routine.

"Hey, Collins! Sei arrivata finalmente" Taylor, il mio migliore amico palesemente ubriaco, mi si buttò letterlamente addosso. A modo suo, sarebbe dovuto essere un abbraccio, in realtà con il peso del suo corpo mi stava letterlamente schiacciando.

"Hey Taylor, amico sai che anch'io ti voglio un mondo di bene, ma ti prego scostati perchè non respiro più!" 

"Oh, suvvia Matilde non essere così rompicoglioni." sbuffò. "Andiamo a prendere qualcosa da bere, dai!" mi cinse il polso e mi trascinò in mezzo alla folla.

"Taylor, non ho alcuna intenzione di vomitare l'anima come la scorsa volta!"

"Suvvia tesoro, ogni tanto bisogna lasciarsi andare!" ridacchiò, mentre mi porgeva un bicchiere colmo di vodka.

Fissavo l'oggetto, indecisa se accettare o no.

"Hey amico, avvicinati!" urlò improvvisamente Taylor, rivolgendosi a qualcuno alle mie spalle.

"Matilde, voglio presentarti il mio nuovo amico Matthew!"

Non ebbi nemmeno il tempo di assimilare le parole di Taylor, quando mi si parò davanti l'ultima persona al mondo che avrei voluto vedere.
Senza pensarci due volte, afferrai il bicchiere di vodka dalla mani del mio amico e ingerii tutto il liquido in un sorso.

"Taylor, vado a farmi un giro, ci vediamo dopo!" detto ciò, gli lasciai un bacio sulla guancia e mi allontanai da quei due.

Passai il resto della serata a ballare con alcune amiche e bere qualche altro bicchiere di vodka per non ripensare al moro.

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