Il treno

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Ecco finalmente l'inchiostro

giungere in punta di penna.

Ho un colore per le mie parole

e sei per le sfumature della mia anima,

che si allunga a sfiorare luoghi

e persone lontano da qui,

non so neanche in che direzione.


Siamo sporchi, stanchi e assonnati. Il treno, sferragliante rottame instabile, procede per la sua strada, le porte esterne aperte dalle quali fumano strane persone, di quelle da cui difendere il bagaglio. Eppure, nonostante la puzza di cadavere e cane bagnato, non ricordo di essere stato così felice negli ultimi due o tre anni.

Sono felice.

E sporco.

Sulla strada per Bucarest.

Nell'ultimo anno, no forse negli ultimi due anni, ho passato ore e a volte giorni interi a viaggiare con la mente. Sogni e progetti che hanno intasato pomeriggi e notti fino a vedere le luci del mattino dalla finestra di un pub. Trascinare a calci e spintoni la fantasia all'interno della realtà richiede molte energie, molte di più della fantasia stessa. Un po' come mettere nero su bianco quel personaggio che ha fatto capolino nel tuo cranio, visione e visionario, alle 6 del suddetto mattino.

Prendi la penna e inizi a scrivere eccitato che neanche la prima volta a letto con la nuova ragazza di turno e dopo due minuti ti rendi conto che ci sono un mucchio di buchi da riempire. Famiglia, livello di istruzione, colore preferito, colazione abituale. Magari hai in testa ogni dettaglio del suo modo di vestirsi, o il ghigno che gli si stampa in faccia quando riesce a fare del male a qualcuno, ma non hai ancora scoperto come si chiama e come lo chiamano i suoi amici...ammesso che ne abbia di amici! Dettagli. La differenza sostanziale tra la fantasia e la realtà sono i dettagli. La vera scintilla divina della creazione è nascosta nei dettagli. Senza questi, un blocco di marmo non diventerà mai una statua, a meno che tu non voglia una statua che fa veramente cagare. Prendi un sogno, riempilo di dettagli ed applicalo alla realtà.

Se il tuo sogno è un quadrato e la realtà è un cerchio, beh magari è il caso di smussare un po' gli angoli, altrimenti puoi spingere quanto ti pare...non entrerà.

Ovviamente queste sono cose che non si capiscono subito, non giungono per epifania. E lungi da me affermare che ora, in questo momento in cui scrivo, sono in grado di applicare i miei sogni alla realtà. Tuttavia gradualmente ed in modo progressivo, procedendo per step ed errori, sono riuscito a comprendere qualcosa: l'autoanalisi è il miglior strumento per aprire il bocciolo della propria psiche ed invadere di fantasia la propria boriosa realtà. Senza contare che tutto ciò dà un senso a tutto il tempo passato a guardare il soffitto, cervello a mollo in droghe ricreative ed alcol a buon prezzo.

Per meglio spiegare la meraviglia di questo viaggio mio e dell'uomo verde, devo necessariamente partire da ciò che è mancato agli altri viaggi che intrapresi prima, che pure erano differenti per concezione ed intenti.

Partirò quindi da lontano, per far si che tutto possa essere più chiaro.

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