9.08.15 Sono fuggito da Londra. O ne sono partito, non so nemmeno se c'è una differenza. Non sono pronto a rimanere qui e le uniche vere braccia amiche in questa fredda isola sono a qualche ora di treno verso sud. Brighton mi aspetta. La mia amica rossa mi aspetta. Spero di trovare un poco di pace nelle onde del mare.
10.08.15 Jazz nel seaside di Brighton questa sera. Amo scrivere nei pub, potrei farlo per tutta la vita. Ma chissà se potrebbero davvero interessare a qualcuno queste parole? In fondo non le sto scrivendo per gli altri, lo sto facendo solo per me, per sano egoismo. Il fatto che tutto ciò sia una semplice autoanalisi e il carattere puramente introspettivo di queste pagine le rende inutili nel momento stesso in cui si asciuga l'inchiostro. Mi sento come l'albero che cade nella foresta deserta e fa rumore solo per se stesso.
Devo smettere di scrivere per cercare un po' di pace nel silenzio. Riprenderò la penna quando e dove sarò pronto e credo già di sapere dove si trovano quel luogo e quel tempo.
20.08.15 Tavolo 19. Sono tornato, risoluto nel voler cambiare la mia vita.
Ma la risolutezza, così come l'amore o la risolutezza nel non amare, ha un prezzo inaudito. Paghi con pezzi d'anima qualcosa che non hai deciso di comprare.
Esternamente.
Cosa le porto?
Una bottiglia di Traminer, grazie.
Morbido sorriso, corpo rilassato.
Nella parte rimasta viva del tuo cervello un uomo sena volto urla cose senza senso, in un turbinio di sabbia, perso in un deserto privo di vento, nome o calore.
L'azione è un palliativo, l'alcol solo anestetico. La finzione è palese, la commedia non regge. Sono bloccato da me stesso. Quando intenti e sentimenti divergono così prepotentemente, ci si sente dilaniati o forse divorati lentamente da una colonia di vermi che alberga nella mente e nello stomaco.
Rosicchiando cercano di risalire per l'esofago e il malessere, la rabbia crescente, il tremore, questa dispotica tristezza è tutto ciò che puoi conoscere. L'unico sollievo è vomitare tutto su un foglio bianco, con inchiostro blu preso in prestito, il cervello a mollo nel vino. Sole che scende, brezza marina. Questo è il mio posto.
La luna è dolce anche sopra la nave container. Mancano solo i gabbiani di Brighton, a volte ti cagano addosso ma il loro stridulo canto incornicia con perfezione cromosomica il ritmico scrosciare del mare.
Ora voglio solo godermi il panorama."
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Il Saggio Psiconauta e L'uomo Verde..
Ficción GeneralLa mia storia, o almeno una parte di essa. Una storia fatta di viaggio e vagabondaggio, costellata da tanti interrogativi. Qual è il senso più profondo di un viaggio? Cosa spinge ognuno di noi alla scoperta, all'allontanamento, a metterci alla prova...