7. "But we are strangers"

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Lilian's pov

Abbiamo capito che, per prima cosa, dobbiamo cambiare il look estetico, tipo capelli e qualsiasi altra cosa ci differenzi.

"Ti devi tagliare i capelli" le dico, mentre se li scioglie per rifarsi la sua crocchia scomposta, facendomi fare quasi una faccia disgustata -per la ventesima volta in poco tempo- al suo modo di essere. Dovrò seriamente fingere di essere lei?

"E tu dovrai farti diversi buchi alle orecchie" mi osserva per un po' "E tingerti i capelli come i miei"

"Frena, teppista" mi alzo, in tutta la mia altezza con i tacchi "Non mi tingerò i capelli come i tuoi. Posso pure acconsentire a fare più buchi del necessario alle orecchie, ma mai a tingere i miei amati capelli. Sono stata chiara?" lei sbuffa, alzando gli occhi al cielo, facendomi sorridere vittoriosa.

"Li riporterò al mio colore naturale, okay" guarda i suoi capelli, tinti di uno strano castano, che mette in risalto i suoi occhi chiari, uguali ai miei. "Sappi, però, che dovrai rinunciare ai tuoi atteggiamenti da primadonna"

"Li dovrai acquisire tu. Il tuo essere barbona comprometterà il piano" ancora una volta, alza gli occhi al cielo, prendendo il suo cellulare ed iniziando a scrivere su di esso, borbottando qualcosa. "Allora, dobbiamo cominciare? Per essere come me ti ci vorrà un bel po' di tempo. Anche se, diciamocelo, nessuno é come me" mi vanto, portando i capelli dietro la spalla, comune gesto da diva.

"Ma chi me la fa fare" la sento mormorare, mentre prende il suo zainetto e si dirige verso la porta, aprendola ed andandosene senza aspettarmi.

Poi vedremo chi non aspetterà chi quando proverà i miei tacchi.

***

Un paio d'ore dopo, siamo uscite dal parrucchiere, con dei capelli perfettamente identici. Mi ci voleva proprio una sistemata, anche se l'ho fatta tre settimane fa, se non sbaglio. Lilith quasi ha pianto quando ha visto i suoi capelli a terra, lamentandosi del fatto che ci avesse messo anni a farli crescere così lunghi. Come io ho trascinato lei dal parrucchiere migliore di Parigi, la mia gemella mi sta trascinando in un negozio il contrario del mio stile, con immagini di tatuaggi e piercing. La mia espressione si fa schifata al pensiero di quelle cose sulla mia pelle perfetta, ma non ho il tempo di ribattere e tornarmene indietro, che Lilith mi trascina dentro.

Non so quali siano state esattamente le dinamiche, ma mi sono trovata a dover sopprimere un urlo per lo spavento, quando il ragazzo tutto tatuato davanti a noi ha cominciato a fare i buchi alle mie orecchie.

Sono a dir poco stordita, mentre mia sorella mi guarda con un sorriso, come per dire 'non é poi così facile essere me per te'.

Evito di fare scenate, uscendo dal negozio senza neanche salutare, lasciando a Lilith il pagamento di tutto. Abbiamo fatto un patto: io pago quando si tratta di cambiamenti per diventare me, lei quando si tratta che riguarda sé.

Torniamo in hotel, pensando entrambe al prossimo punto da vedere: il cibo.

Lei mangia come una scaricatrice di porto, io seguo una dieta specifica e bilanciata, non può mettersi di rovinarmela. Perché tutti sanno ciò che mangio e il piano potrebbe saltare. Ma pensare che anch'io dovrò nutrirmi con ciò a cui é abituata lei, mi sale la febbre e la voglia di scappare e rinunciare a tutto si fa alta.

Dopo aver avuto il nostro pranzo in stanza, cominciamo a mangiare, ognuna pensando alla propria vita che, inevitabilmente, cambierà.

"Sai che dovrai seguire la mia dieta una volta a Londra?" le domando, vedendo il suo panino preso al McDonald's trovato per strada.

"E tu sai che, una volta a casa, non dovrai seguirla?"

"Diventerò obesa" piagnucolo, mentre lei m'ignora, tornando a mangiare.

"Siamo gemelle, dovremmo essere uguali anche per quanto riguarda l'organismo, amerai il cibo spazzatura" faccio una smorfia alle sue parole, finendo di mangiare il mio piatto d'insalata. Non ho molta fame, a dire il vero, credo che tutta questa situazione me l'abbia tolta.

Osservo Lilith che, mentre mangia, scorre sullo schermo del suo cellulare, vedendo, sempre di più, quanto io e lei siamo identiche di aspetto. È la mia gemella, dovrei sentire una specie di legame con lei, qualcosa che me la faccia sentire vicina, ma non provo nulla. La vedo solo come una sconosciuta ed é questa la cosa che più mi turba e mi fa essere sempre più titubante al piano. Forse la capirò e conoscerò qualcosa di lei quando sarò nei suoi panni, quando sarò io stessa Lilith Wade.

"A cosa pensi?" mi domanda, vedendo il mio sguardo pensieroso indugiato su di lei.

"A come sarebbe stato se noi due fossimo cresciute insieme, i nostri genitori una coppia e io e te normali gemelle che avrebbero giocato in compagnia l'una dell'altra" Lilith annuisce e i suoi occhi si fanno quasi tristi. Sono cristallini, esattamente come i miei e quasi mi spavento a volte per quanto io riveda la mia immagine riflessa nei suoi.

"L'ho pensato anch'io" sorride leggermente "Forse tu non saresti stata così snob" ridacchia, vedendo probabilmente la mia espressione.

"E tu, sicuramente, avresti avuto più gusto nel vestire" le rispondo nello stesso modo, senza nascondere il piccolo sorriso che sta nascendo sulle mie labbra.

"Ci sarebbe stato un equilibrio. Né troppo una cosa e né troppo un'altra"

"Credo che saremmo state molto unite. Avremmo avuto il nostro legame gemellare" annuisce, sentendomi quasi legata a lei per la prima volta da quando l'ho conosciuta.

Non é per forza il sangue che unisce due persone. Io e lei siamo legate da questo, ma ci sentiamo estranee. 

HOLAAAA

I don't remember l'ultima volta che ho aggiornato,  sicuramente è passata più di una settimana. 

Abbiate pazienza che tra un po' le faccio tornare a casa. Questo è solo per far capire il loro modo di essere e pensare. 

Chi preferite?  Lilian o Lilith?

Ho troppo sonno, non so quando pubblicherò la prossima volta.

Alla prossima, 
Kisses

Wrong twin || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora