11. "I missed you, little Lily"

186 17 7
                                    

Lilith's pov

Sono dentro la macchina del mio autista, mentre guardo quasi terrorizzata l'edificio davanti a me. Terrorizzata dal fatto che devo entrare in questa scuola di figli di papà, che criticano tutti dalla testa ai piedi, che parlano male dei loro stessi amici, che mangiano cibo chic e non conoscono quello spazzatura.

Ma mi devo fare coraggio e non far saltare la mia copertura, quindi do il segnale all'autista di venirmi ad aprire lo sportello e metto gli occhiali da sole. La borsa é sul mio braccio e sono così abituata al mio zaino che la trovo scomoda. Spero con tutta me stessa di non cadere sui tacchi, di non fare figure di merda, mentre cammino con sguardo che cerca di essere superiore.

Tramite le lenti noto i ragazzi che mi osservano da capo a piedi, portandomi a chiedere quanto mia sorella sia popolare e quanto possa essere snob quindi. Siamo uguali, eppure a me nessun ragazzo fischiava da dietro o mi guardava come se volesse mangiarmi.

Mi sembra di essere entrata in Gossip Girl. Beh, allora portatemi il mio Nate Archibald. Anche Chuck Bass, già che ci siamo.

Mi vengono incontro tre ragazze: una bionda e con gli occhi scuri, l'altra con i capelli castani e lo stesso colore di occhi dell'altra, mentre la terza ha i capelli neri e la carnagione scura. Mi sorridono e già capisco chi sono. Sicuramente non le 'amiche' di Lilian, al massimo le sue schiavette.

"Lilian, sei tornata finalmente. Ci sei mancata tanto" afferma la bionda, Lola, se non sbaglio.

Che stronze. Ho controllato tutto il telefono di Lilian, dalle foto ai profili sui social e non l'hanno contattata nemmeno una volta. Solo Alexina, la scura di carnagione, le aveva chiesto un parere tra due vestiti che a me sembravano dello stesso colore, ma lei affermava che ci fosse il 'bianco latte' e il 'bianco pulito'. Quale sia la differenza, non si sa.

"Com'era Parigi?" le devo proprio rispondere? Cioé, aprire bocca, articolare una frase che non sia da Lilith ma più da Lilian. Oh santa merda.

"Monotona. La prossima volta ho già deciso che me ne andrò su qualche spiaggia. Magari posso farmi servire sulla riva del mare da qualche bel ragazzo"

"Hai sentito che ci sarà la festa di Irwin questo venerdì?" in quel preciso istante passa un ragazzo riccio, alto e ben piazzato, sguardo serio ma con un ghigno che lo contraddice.

"Buongiorno bellezze, stavate parlando della mia festa? Siete invitate, ovviamente, soprattutto tu, mia cara Lilian. Portate un costume, il bagno in piscina é d'obbligo" sorrise, osservandomi da capo a piedi, mentre io gli sorrisi di ricambio ma falsamente.

Ashton Irwin, ricco sfondato ma con abbastanza fuori di testa. Lilian mi ha scritto sul file che aveva le idee più strane ed era un calcolatore nato. Mi sembrava il Chuck Bass dei poveri, a dire il vero.

La campanella suona, così io e le piccole oche ci dirigiamo verso l'interno, senza fermarci agli armadietti poiché io ho controllato ed ho tutti i libri nella mia borsa, loro poi non so. Una massa di studenti tutti in divisa é nel corridoio scolastico, fino a disssolversi nelle varie classi.

Sto per dirigermi anch'io verso una di queste, ma vengo presa e spostata in un angolo da qualcuno. Non ho il tempo di rispondere o di urlare parolacce, che vengo zittita da un paio di labbra che si posano sulle mie, la vita presa possessivamente da due mani, mentre io non sono in grado di reagire.

Quando collego il tutto, allontano il colosso davanti a me, che mi dedica un ghigno, cancellato dal mio schiaffo.

"Quasi due settimane a Parigi e già ti sei scordata di me?" chiariamo: sono stata portata in un bagno, perché mi trovo in un bagno e vedo la mia immagine riflessa allo specchio, ho davanti a me un ragazzo che già mi sta sulle ovaie, alto un metro e un grattacielo di New York, che ha un forte accento britannico, due occhi azzurrissimi e delle spalle che possono mantenere l'intero mondo. E, in tutto questo, mi ha baciata e Lilian mi aveva detto di non essere fidanzata.

"Di' la verità che ti sono mancato, piccola Lily" ah, ora capisco tutto. Mi aveva detto che un cretino di nome Luke Hemmings la sfotteva chiamandola con il suo abbreviativo, sapendo quanto le desse fastidio.

"Caro Luke Hemmings, chiariamo poche cose: uno, non mi prendere più dal nulla e mi baci, perché la confidenza non te l'ha passata nessuno; punto numero due, sai quanto non sopporto quel 'Lily' da parte tua; tre, mi fai fare tardi alle lezioni, quindi gira a largo e fammi passare" nonostante la differenza di altezza, non ci metto niente a tenergli testa, perché non é nessuno per fare queste cose con me, anche se devo fingere di essere Lilian. Vorrà dire che dovrò cambiare il rapporto con lui, fino a quando io sarò qui.

"Ti ho mai detto quanto mi eccita il tuo carattere, soprattutto quando mi guardi arrabbiata e indossi questa gonna corta della scuola?" si morde il labbro ed io comincio a sentirmi seriamente a disagio, perché questo può essere un maniaco sessuale.

Non é brutto, anzi é molto bello, solo che se evitasse di guardarmi in quel modo, sarebbe cosa gradita e giusta.

Ad un tratto sento la voce di una delle ochette, così mi giro verso il grattacielo.

"Esco prima io, la porto lontano, poi esci tu. Non voglio farmi vedere in giro con te"

Il ragazzo mi dedica un occhiolino ed io alzo gli occhi al cielo. Esco dal bagno, sistemandomi capelli e gonna, incontrando Alexina per il corridoio.

"Ti stavo cercando"

"Ero in bagno, controllo del trucco" rispondo, andando poi davanti a lei per camminare.

Prima di entrare in classe, vedo Luke Hemmings che mi guarda da lontano con un ghigno.

Io lo sapevo che non sarebbe stato normale diventare lei. 


HOLAAA

E fu così che entrò in gioco Luke Hemmings con la nostra Lith. Come riuscirà a tenerlo a bada? Sappiamo la relazione che avevano lui e Lily,  quindi come farà? Boh, non si sa. 

Ringrazio chi segue questa storia, così come tutte le altre. Non immaginate quanto sia bello per me leggere i commenti, anche se uno o due, che lasciate. 

Alla prossima, 

Kisses

Wrong twin || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora