Capitolo 3

7 1 0
                                    

"Mamma sono tornata" urlai appena varcata la porta, era una casa in stile moderno, appena entravi c'era una grande sala, il pavimento era fatto di marmo sulle tonalità del grigio, sulla destra c'era una grande libreria bianca, che conteneva molti libri specialmente quelli di cucina appartenenti a mia madre, aveva un divano color panna dove io mi addormentavo molto spesso guardando la televisione che era proprio davanti ad esso, inoltre la parte che adoravo di più era la grande parete fatta interamente di vetro che si affacciava sull'enorme giardino.

"Ciao amore com'è andata a scuola?" Mi chiese mia mamma appena entrata in cucina, era una donna un po' bassina, occhi marroni e i capelli bruni che andavano a sfumare con il biondo. " tutto bene mamma, cosa stai preparando che ho davvero tanta fame? Dov'è Scott?"appena finii di dire queste parole mio fratello apparve sulla soglia della porta e si mise a sedere già pronto per pranzare. " strano Jenna non hai mai fame, comunque ho preparato la vellutata di zucca" a quelle parole i miei occhi cominciarono a brillare, succedeva sempre quando si parlava di cibo " dai Jenna mettiti a sedere così iniziamo" disse mia madre; mentre mi avviavo al tavolo iniziai ad esultare e schiamazzare come una bambina il giorno di Natale, mia madre alzò gli occhi al cielo e sussurrò " io penso seriamente che lei si sposerà con una pizza "
Beh sicuramente se avessero inventato una nuova legge che permetteva cose del genere sarei stata la prima a prenderne atto.

***
Brisbane in questo periodo dell'anno aveva molti sbalzi di temperatura, la mattina era fresco, il pomeriggio caldo mentre le sera faceva davvero tanto freddo, io e Hanna eravamo sull'autobus mancava una fermata e saremmo scese a destinazione cioè al New Farm Park uno dei tanti parchi più belli della città.  " muoviti Jenna bisogna scendere" mi disse distraendomi dai miei pensieri.

Appena scese ci dirigemmo verso il bar, arrivate io presi il mio solito cappuccino con la panna e il cioccolato, per tenermi leggera, mentre la mia amica una cioccolata calda con un muffin, " Non ci credo, Jenna, Hanna" una voce familiare ci fece sussultare e voltare entrambe, si era proprio lei la ragazza che due anni fa dopo la morte del padre si trasferì in Irlanda " Lydia quando sei tornata?" Dissi andando ad abbracciarla, era rimasta sempre uguale capelli lunghi fino alla spalla biondi, occhi marroni, e quel sorriso che nonostante tutto non aveva mai perso, per questo era una delle mie migliori amiche "sono tornata ieri, volevo chiamarvi ma ormai era tardi e sono andata direttamente a letto" Hanna era rimasta sotto shock e iniziò a piangere quando lei le si avvicinò "mi sei mancata veramente tanto" sussurrò tra un singhiozzo e l'altro. Notai in quel momento che c'era una ragazza accanto a lei capelli marroni lunghi, occhi dello stesso colore e abbastanza minuta, " Lydia non ci presenti la tua amica?" La mia migliore amica  aveva finalmente finito di piangere a allungò la mano per presentarsi "piacere io sono Hanna , lei è Jenna" strinse la mano a tutte e due " piacere io sono Evelyn la coinquilina della vostra amica" c'era qualcosa in quella frase che non mi tornava molto" coinquilina? tua mamma e tua sorella Medelyn?" Chiese Hanna come leggendomi nel pensiero " io ho deciso di tornare qui in Australia per finire la scuola, mamma e Med non se la sentivano di tornare in questa città "

"Ma adesso tu dove abiti" chiesi abbastanza curiosa "in una via vicino al centro, sinceramente non me la sentivo di tornare nella mia vecchia casa, senza la mamma, senza mia sorella, e senza mio padre"nei suoi occhi balenò un velo di tristezza che sparì subito quando la ragazza avanti a me disse " stasera ceniamo insieme? Proprio come hai vecchi tempi ricordi? Se vuoi vieni anche tu Evelyn" comparve un sorriso enorme sulla ragazza minuta che avevamo appena conosciuto "certo molto volentieri! Dove andiamo?"

"In un ristorante dove sono andata con il mio ultimo fidanzato che ho lasciato perché era più brutto di me" disse Hanna, che fece ridere tutte quante, ecco perché era la mia metà. Ci salutammo e ci dammo appuntamento alle otto davanti al ristorante.

DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora