Lettera IX

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Un paese sperduto, Italia
23 marzo, 2017

Ciao,
Scusa se per tutto questo tempo non ti ho scritto, mi dispiace molto ma ho avuto dei problemi con la scuola. L'anno scorso mi è sembrato così semplice, capivo alla prima spiegazione, non facevo fatica ed ero brava; quest'anno invece ho fatto molta più fatica poi mi innervosisco facilmente e mi arrabbio credendomi stupida e buonannulla, ma ce la farò.

Tu invece come te la passi? Io la maggior parte del tempo sto bene, mi sto ritagliando del tempo per leggere e scrivere soprattutto racconti e poesie, magari te ne metto una nella busta. Mi piacerebbe venire a trovarti ma come al solito i miei sono iperprotettivi e paranoici quindi non succederà. Mia madre sta peggiorando ed io non so che fare se non assecondarla. È convinta che io scriva ad un amico immaginario, che non riesca ad affrontare ciò che è successo ma, cos'è successo?

Ha paura di dirmelo perché teme che io possa non crederle e continua così.

Mi ricordo ancora quando ci siamo incontrati per la prima volta dopo mesi, due anni fa: tu ormai più alto di me mi squadravi dalla testa ai piedi per analizzare ogni mio cambiamento ed io facevo lo stesso.

Mi sono sempre piaciuti i tuoi capelli, lunghi ma non troppo ricci ma non troppo.

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Come vento tra le foglie

E
Ogni volta che ti vedo,
Assaporo il momento,
Ti guardo negli occhi,
Le tue palpebre sbattono,
Il mio cuore affonda,
Sapendo che scapperai,
Di nuovo.
Appoggio le mie mani
Sulla tua pelle
Ma l'attimo scivola via nel tempo,
E mi lasci sola ad aspettarti.
(@themomos)

Aspetto con ansia una tua risposta
Giulietta XXX

Lettere ad un amore mai confessato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora