LA SCELTA - 2° classificato "Non aprire quella porta" degli AmbassadorsITA"

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Isolarmi è il mio forte

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Isolarmi è il mio forte.

Odio visceralmente ogni tipo di feste e ricorrenze: mi ricordano ogni volta che i miei genitori sono morti e che non sarò mai più felice.

Ma oggi, 31 ottobre, contro ogni aspettativa, mia sorella Agata ha organizzato una festa a casa nostra.

La tragedia che ha colpito la nostra famiglia ha sconvolto me ma non lei...lei è più forte.

Ha pianto per tre mesi, poi ha deciso che non doveva lasciarsi andare...ma, disgraziatamente, anche lasciarmi andare è il mio forte.

Ho 16 anni e lei 21 quindi sono stata affidata temporaneamente a lei.

Gli assistenti sociali vengono a controllarci ogni due settimane e Agata fa sempre in modo di essere impeccabile: <<Nessuno ti porterà via da me, Eva!>> dice ogni volta.

Le voglio bene, ma questa proprio non doveva farmela!

Ho deciso di chiudermi in camera così eviterò di parlare con i suoi stupidi amici.

Dopo due ore dall'arrivo degli ospiti, io sono già a metà del mio romanzo, ma al piano di sotto non fanno altro che parlare ad alta voce, ridere e ascoltare musica.

Concentrarmi sulla mia solitudine sta diventando impossibile.

Non ce la faccio davvero più.

Scendo a lamentarmi.

<<Eva resta qui con noi! È Halloween!>>

<<Agata...davvero...lasciami in pace...>>

<<Eva non puoi continuare così. Il dolore va affrontato.>> mia sorella cerca di essere gentile ma non si può ammorbidire un cuore congelato: <<Come fai a dire così? Come puoi essere così distaccata?>>

<<Non lo sono...sono dovuta solo crescere in fretta...>>

Penso che non devo prendermela con lei. Infondo è semplicemente una a sorella maggiore che fa il suo dovere: <<Perdonami.>>

<<...ma certo...>>

Decido comunque di fare ritorno nella mia stanza...

Salgo il primo gradino delle scale che portano al piano di sopra, ma sento bussare insistentemente alla porta.

<<Agata! La porta!>>

Sta parlando con gli altri, si volta e strilla: <<Dovrebbero essere i ragazzini che fanno "dolcetto o scherzetto", vai tu dai!>>

Sbuffando mi avvicino all'ingresso, ma qualcosa dentro di me mi dice di non andare.

Penso: Ma che diavolo...?

La sensazione non mi molla. Inizio a sentire uno strano freddo e il mio fiato diventa denso. Poi, d'improvviso, è il caldo che mi attanaglia, respiro a stento e mi sento svenire.

Rebecca Oltre Le MuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora