Capitolo 6

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<Tu, hai osato toccare la mia nutella, la mia gioia di vita, io ti uccido.>
Iniziai a rincorrere Luca per tutta la stanza fino a quando non lo buttai per terra, e con molta noschialance me l'ha presi di nuovo.
<Da ora in poi ci ripenserai, prima di levarmi la nutella.>
Tutta fiera tornai in cucina,dove nascosi la nutella dietro le latte di pomodoro,pensai che lí dietro fosse un posto sicuro visto che...."insomma chi andrebbe a guardare dietro a delle latte di pomodoro no?"
Ad un certo punto sentii Luca urlare:<Non pensare che te l'ha caverai così, MINI.>
Come mi aveva chiamato..? <MINI>.
Ma cosa che ho 16 anni,sì, forse non sono così tanto alta ma che c'entra...boh; strano il ragazzo,però vabbè,mi chiamasse  come vuole lui,ora devo trovare una situazione per pagare tutti i pagamenti.
Andai in salone e trovai un giornale,iniziai a cercare dei lavoretti partime, così da gestire sia i soldi per l'università che per i miei svaghi.
Continuavo a sfogliare il giornale in cerca di un lavoro, il bello che era pieno di proposte di lavoro,solo che nessuna di quelle mi rispecchiava,alcune erano molto impegnative, alcune avevano degli orari improponibili.
Ad un certo punto spalancai gli occhi:<Cercasi commessa da "Starbucks NY",per info rivolgersi alla caffetteria>
Gli orari erano perfetti,tutto era perfetto, decisi che con i soldi che avevo risparmiato avrei pagato tutti i pagamenti così potevo evitare lo sfratto e con i guadagni del lavoro avrei risparmiato i soldi, per una volta la vita mi sorrideva mi sentivo fiera di me, mi recai alle poste,pagai tutti i pagamenti e tornai a casa nell'intento di prepararmi una deliziosa cenetta assieme al mio stupido coinquilino,perché alla fine lo devo ammettere dai,è simpatico.

Abbandonata dal destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora