capitolo 6

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"Benvenuta!!
Ho sentito che per un po' sarai la mia nuova vicina!
Non è la cosa più super stupenda del mondo?!"

Con gli occhi sgranati osservo l'uragano di ricci rossi davanti a me.
"Io sono Mina. Come ti chiami?"
Mi porge la mano.
"Io sono Sara." Rispondo un po' titubante scuotendo la piccola manina che mi offre.

"Bel nome. Abiti nella casa numero tredici?"

"Ehm..." la mia parola preferita "Si, come lo sai?"

Ignora completamente la mia domanda "Abito accanto a te, sai?
Era ora che venisse qualcuno, qui non succede mai niente, in questa strada abitano solo vecchi pensionati che non fanno altro che leggere il giornale e riempirti di biscotti scaduti.
Ho già detto che era ora che venisse qualcuno?"

Mina si ferma un attimo per prendere fiato, cosa che comprendo completamente.
Quanta energia ha questa ragazza?!

Comunque non posso far altro che sorridere.
"Stavo giusto cercando il fornaio. Magari puoi accompagnarmi, così mi informi un po' di più.
Se vuoi, ovviamente." Aggiungo velocemente.

"Certo cara. Sei dalla persona giusta.
Chiedimi tutto quello che vuoi."

"Mm, domanda pericolosa la tua. Potrei pure approfittarne.
Allora, ehm... che scuola frequenti?"

Mina sorride, mostrando il suo apparecchio.
"L'unica scuola nelle vicinanze, il College, come tutti lo chiamano. Io sono al quarto anno."

"Quindi hai..." Inizio a calcolare "diciotto anni?"

"Magari! Qui facciamo sei anni di elementari e sei di superiori! Io ho sedici anni!" Dice ridendo.

All'improvviso torna seria.
"Sembro davvero così vecchia?"

Ora è il mio turno per ridere a crepapelle.
"Ma no! Solo che in Italia abbiamo un sistema un po' diverso!"

"Sul serio?! Aspetta un attimo.
Tu vieni dall'Italia?!
Perché non me l'hai detto subito?
È vero che ci sono così tanti bei fusti là?
E la pizza? Divina mi immagino.
Qual'è la tua preferita?
E da dove in Italia vieni?
Non hai proprio l'aria di un'italiana.
E... " Prende una pausa "siamo arrivati."

Entriamo, e un odore di pane appena sfornato si riempie nelle mie narici.
Comprata la colazione, ci avviamo verso casa.
Voglio dire, la casa dei nonni ovviamente.
Non la mia.

"Allora, fammi pensare ad una risposta decente alle tue domande..
Vengo dall'Italia, più precisamente dalla Toscana, adoro la pizza che no, non è divina, ma molto di più. La mia preferita è salsiccia e tartufo.
Sono bionda perché mia madre è di queste parti e i ragazzi in Italia sono a dire il vero un po' una delusione. Scusa se ho infranto i tuoi sogni nel dirlo."

Lo ammetto, la mia vita sentimentale non va oltre il mio amore per i libri e per la cioccolata, per il resto sono un po' una frana in questo settore.

"Ah" Mina mi guarda come se volesse scavare a fondo nella mia anima "Non ho la più pallida idea di dove si trovi la Toscana.
È vicino a Milano?"

"A dire il vero...no."

"Ah. Ok.
Perché io ci sono stata.
A Milano.
Bellissima città."

"Già."

Cala uno strano silenzio. Un po' imbarazzante a dire il vero.
Non mi accorgo neanche del fatto di essere già arrivata.

"Allora ciao. A presto, credo."

"Sì. Magari ti ritrovi nella mia classe!"

"Lo spero! Ciao"

"Ciao!" Mi saluta Mina con un sorriso a trentadue denti.

Apro la porta e non posso far altro che pensare che la giornata sia cominciata proprio bene.

****

Angolo autrice

Dopo un sacco di tempo la sottoscritta è riuscita a pubblicare un'altro capitolo (finalmente).
Devo ammettere che è piuttosto corto, ma era necessario per
1. Scoprire dei nuovi lati di Sara
2. Fare conoscenza con Mina

Che ne pensate di lei?
Ho fatto del mio meglio per non renderla "normale" e credo di esserci riuscita.
Fatemi sicuramente sapere i vostri pareri.

Ah sì, scusate se state leggendo questa mini-Divina Commedia, ma tra poco avrò degli esami e probabilmente non potrò lavorare tanto al mio libro.
Ce la fate a resistere per un po'?

Grazie mille e alla prossima!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 29, 2017 ⏰

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