"Bisogna avere il caos in sé per partorire una stella che danzi."
Sapete quando per puro caso, trovate nei libri delle frasi che sembrano siano state scritte appositamente per voi? Quando le ritrovate così belle che è come se ne foste gelosi ?
Questa frase, non so per quale assurdo motivo mi fa pensare alla mia vita e al modo in cui il caos ha cominciato a farne parte, perché le cose se non vengono pianificate talvolta tendono a farsi complicate.
O forse il destino è semplicemente scritto nelle stelle e noi non siamo altro che dei personaggi che svolgono un percorso, che noi comunemente chiamato vita .
Anche se l'ordine soprattutto in me stessa, almeno in questo periodo, non può mancare.
Ma in fondo non posso farci niente.
Non posso farci niente se a volte i miei genitori litigano, non posso farci niente se il mio ex ha deciso di tornare e stravolgere tutto, e soprattutto ,non posso farci niente se ho il pensiero fisso su Marco Ferrari. Non si può avere sempre ciò che si vuole.Dimmi che ho fatto solo un brutto
incuboDimmi che non mi ha lasciata sul serio a quella festa .
Non riuscirò mai a trovare un ragazzo che mi ami sul seriooooo!!
Eppure ieri mi ha detto che sono la più bella .
Ma perché sono sempre così sfigata?!
Cominciano ad arrivarmi una valanga di messaggi, come al solito, é Julia.
Non sappiamo cosa sia successo, può darsi anche che non ti abbia più trovata.
Le invio il messaggio, al quale mi risponde dopo nemmeno un minuto.
Io non ricordo niente di ciò che sia successo.
Io purtroppo si, ti spiegherò tutto più tardi al Great Chocolate.
Scrivo il messaggio il più velocemente possibile e mi dirigo in bagno. Decido di arricciarmi i capelli per darne un po' di volume e per la prima volta decido ci mettermi un rossetto che mi aveva regalato mia madre per Natale.
Impiego trenta minuti per prepararmi e metà per arrivare al Great Chocolate.
Al nostro solito tavolo c'è per il momento solo Luke che mi accoglie con il suo caloroso sorriso .
-Com'è andata ieri e cosa dovevi raccontarmi ?- mi chiede mentre io spengo il cellulare. È una nostra regola: niente cellulare finché rimaniamo in negozio, così che nessuno possa disturbarci.
Allora.... da cosa comincio ?
-Beh, ieri sera ...- inizio il mio discorso , ma vengo subito interrotta dall'arrivo di Julia .
- Ragazzi scusate per il ritardo, ma ho perso tempo a studiare qualcosa con la testa e la coda , aspettatate com'è che si chiamavano? Ah si, neuroni.
- Quelli sono gli spermatozoi, cretina.- le dice Luke e io cerco in tutti in modi di non scoppiare a ridere.
-Si, quello che è. Comunque adesso mangiamo, non ho fatto colazione e ho bisogno di cibo e dopo dovete assolutamente spiegarmi cosa mi è successo ieri sera e soprattutto devi spiegarmi cosa è successo a te.- punta il dito verso di me.
Io annuisco e in quel momento arriva una ragazza che prende appunto delle nostre ordinazioni.
Io decido di prendere il mio solito yogurt al cioccolato con un po' di cereali.
Luke, invece cambia ogni settimana gusto e questa volta opta per una coppetta ripiena di cioccolato bianco e fragole. Anche Julia ordina sempre lo stesso yogurt gelato, la classica vaniglia con Sno-Caps a parte.
-Comunque mentre camminavo per raggiungervi, ho trovato Marco Ferrari e Rachel difronte alla nostra scuola, e lei lo ha baciato, e ok ,fin qui niente di strano, ma mi ha dato fastidio che prima di baciarlo mi abbia guardata come se volesse sfidarmi, forse perché pensava che potesse darmi fastidio oppure perché sapeva che te l'avrei detto e potesse infastidirti.Ma non ha ancora capito che del suo stupido fidanzatino non potrebbe importarcene di meno? Solo una stupida come lei gli andrebbe dietro.- conclude il discorso ingoiando una cucchiaiata del suo yogurt.
Cerco di sorride, sperando di non far notare il mio imbarazzo. Adesso anche la mia migliore amica mi reputa una stupida, ma la cosa che mi preoccupa di più è che le uniche parole che mi rimbombano in mente sono "ha baciato Marco", non aveva detto che l'avrebbe lasciata oggi stesso ?
- Comunque cosa mi è successo ieri sera? Vi prego fatemi chiarezza, non ricordo nulla.
-In parole povere , sei uscita con un ragazzo, che hai baciato, l'abbiamo notato dal tuo rossetto sbavato, e con cui ti sei ubriacata e lui , dopo aver intuito che fossi una ragazza abbastanza stupida e non mentalmente stabile ha deciso di lasciarti alla festa e andarsene. È abbastanza chiaro come discorso? Riescono a connettersi i tuoi "spermatozoi"?
-Sei solo uno stronzo. Mi stai prendendo in giro. Sarah mi sta prendendo in giro non è vero ?
-Allora la maggior parte delle cose sono vere, ma non sappiamo se ti abbia lasciato sul serio alla festa di proposito. Domani a scuola, sono sicura che avrai tempo di chiarirci.
- È vero anche il fatto che sono una mentalmente instabile? - mette il broncio come una bambina di due anni.
-Ehm, beh sei un po' svitata, abbastanza paranoica, però tutto sommato non lo sei.- le sorrido abbracciandola.
-Comunque io voglio sapere cosa sia successo a te, non mi interessa discutere del quoziente intellettivo di Julia, anche perché non ha senso parlare di qualcosa che non esiste.- la guarda, facendole il classico sorriso sorriso alla Luke Hamilton, quello sbilenco, a cui Julia risponde con un dito medio.
A questo punto mi sento di fare un piccolo spoiler: non ho detto la verità, cioè, ho omesso alcune cose.
Ho pensato che in quel momento fosse la cosa migliore, non volevo che nascesse una discussione tra di noi, lo avrei detto più in là, ma in quel momento non mi sentivo pronta.
Ho raccontato velocemente la storia della trappola di Rachel, con la collaborazione di Kinsley e che ho perso parecchio tempo a cercare una stanza in cui potermi asciugare e poi ovviamente di ciò che mi era successo con Liam.
-Io odio quella vipera... e per quanto riguarda Liam? Gli credi ? Provi ancora qualcosa per lui?- mi chiede Julia.
-Non lo so, ho bisogno di tempo per pensare. -le rispondo e in quel momento le si illumina il cellulare.
- Ops, ho dimenticato di spegnerlo, è mia madre, devo tornare a casa.- mi guarda triste.
-Allora ci vediamo domani?- le chiedo abbracciandola.
-Ovvio, mi sopporterai anche domani e dopodomani e dopodomani ancora.
-E io che pensavo che domani potesse essere il mio giorno fortunato.- ribatte Luke, e Julia gli da uno schiaffetto sulla spalla per poi dirigersi verso l'uscita.
-Hai mentito.- dice fissandomi dritto negli occhi.
Sapevo che ne sarebbe accorto...
-Perché ? Cosa te lo fa pensare ?
-Ieri quando ti ho incontrata sulle scale, non avevi l'espressione di una che è stata appena scaraventata in acqua, eri... contenta? In più avevi un profumo da uomo addosso, quindi perché non hai detto la verità? Non ti fidi più di noi?
-No, non è per questo, siete l'unica certezza che ho in questo periodo, e appunto per questo non volevo che nascesse una discussione tra di noi, non volevo litigare con Julia e da quanto ho capito non le sarebbe piaciuta la notizia ...
-A cosa ti riferisci?- mi chiede confuso.
Devo dirglielo e devo essere il più cauta possibile .
-Ho baciato Marco Ferrari.- ecco non mi sembra di essere stata troppo diretta.
- Cosa?!! Come ? Perché ?-si mette una mano nei capelli sconvolto.
-Rachel, non mi aveva soltanto spinta in acqua, ma mi aveva anche drogata, è stato lui a salvarmi. Quando mi sono svegliata, abbiamo parlato per un po' e alla fine ci siamo baciati, o meglio mi ha baciata, però io non ho fatto niente per evitarlo, mi sono sentita per la prima volta, dopo tanto tempo bella e viva, capivo quanto mi desiderasse da come mi guardava...
-Sarah, è Marco Ferrari, il ragazzo di Rachel, il più stronzo della scuola, sei sicura che quello che stai facendo sia giusto ?
-Non ho detto che sia giusto, ma è stato un qualcosa che ho sentito.
Capisci perché non mi sentivo di raccontarlo?
- Ti capisco, ma dovresti comunque dirlo a Julia, noi ci saremo sempre, lo sai.
- Lo so, in questi giorni glielo dirò, è una promessa.
- Va bene, adesso però devo andare anch'io, devo aiutare il mio fratellino a svolgere i compiti.- mi abbraccia.
-Va bene, a domani- gli dico vedendolo allontanarsi.
Esco anch'io dal Great Cholate e dopo varie ricerche e un centinaia di metri di distanza dal negozio mi accorgo di aver perso gli auricolari.
-Cercavi queste ?- mi volto per capire chi mi stesse parlando e trovo Marco con le mie auricolari in mano. È vestito con dei Jeans neri e la maglietta del medesimo colore che mettono ancora più in risalto i suoi occhi blu ghiaccio. È quasi impossibile che riesca ad essere dannatamente bello con qualsiasi cosa.
- Cosa ci fai qui?-
- Volevo vederti e poi dobbiamo parlare .
- Di cosa? Di quanto tu sia stato bravo a farti baciare da Rachel o del fatto che tu non le abbia ancora detto niente ?
- Se vieni con me te lo dico.
- Allora non mi interessa, non vengo, ho da fare. - mi giro continuando a camminare e lui mi segue.
- Scommetto che adesso dovrai andare a casa a girarti in pollici.
- Non è vero, ho parecchie cose da fare- mento.
-Ok, ho provato ad essere gentile.- dice prendendomi dalle gambe e coricandomi sulle sue spalle.
- FAMMI SCENDERE IMMEDIATAMENTE. - comincio a tirargli schiaffi sulla schiena.
- Prima dovrai venire con me in un posto.
- Ti odio.- dico ormai sconfitta
- Non dire ciò che non pensi.- mi lascia un bacio sul naso prima di appoggiarmi sulla sua moto.
- Questo è quello che pensi tu.- gli dico ricordando la stessa scena della sera prima.
-Allora farò in modo che tu non possa pensarlo.
- Stai attento a non farmi cadere.- nascondo il mio viso tra le mani .
- Non tentarmi, ne sarei capace .- dice e sono sicura che adesso stia mostrando il suo solito sorriso sbilenco, alla Marco Ferrari.
-Stronzo .-sussurro, nascondendo un sorriso e stringendomi a lui, mentre ci avviamo verso un posto a me ancora sconosciuto.
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Choices
Teen FictionSarah non sa cosa vuole farne della sua vita , non ha aspettative per il futuro e non riesce a capire quale sia la sua personalità. Ha problemi con i suoi genitori che non fanno altro che litigare, cambia ogni anno colore di capelli e da quando il...