Entrata in macchina, Julia mi accarezza la mano, cercando di tranquillizzarmi, ma non ci crede neanche lei.
- Come mai eri già qui fuori?- le chiedo, rompendo il silenzio.
-Avevo una brutta sensazione e non avevo voglia di tornare a casa e raccontare a mia madre il perché di questa faccia.- mi dice evitando il mio sguardo. Ha il volto pallido e le mani tremanti.
Non parliamo più. Abbiamo troppa paura. Troppa tensione in corpo e sono troppo occupata a sperare che Luke non faccia qualche cazzata per pensare ad altro.
L'unico rumore che si sente è quello del motore della macchina che va più veloce di quanto dovrebbe.
Arrivate al Newark Legal Centre ci catapultiamo subito sulle scale.
E io non faccio altro che sentire il vuoto ad ogni gradino, ma nonostante ciò riusciamo a raggiungere l'ultimo piano, con un misto di ansia e affanno in tutto il corpo.
Apriamo la porta. Ed eccolo lì.
Luke , tutto solo con una sigaretta in mano. È seduto sulla ringhiera ed è pronto a commettere il più grande sbaglio della sua vita.
Il suo cellulare è a qualche metro di distanza da lui, posto su uno sgabello pronto a riprendere la scena del suicidio.
Ci sono oltre ottocento persone in diretta. Poi diventano mille. Anzi duemila.
Sto per svenire.
"Luke, non fare minchiate!"- grida Julia mentre si avvicina a lui, prendendo il telefono e interrompendo la diretta.
-Cosa volete ancora ?! Dovete lasciarmi stare.- urla con voce frustrata.
- Non hai il diritto di fare ciò che stai facendo.- controbatte Julia.
- Qualunque sia la cosa che ti fa stare male Luke, ti prego parlacene.
Siamo qui, forse non ti siamo state vicino abbastanza, e ne sono tanto pentita, credimi.
Ma io so che sei forte. So che qualunque cosa tu stia passando riuscirai a superarla, ti aiuteremo.
Stiamo soffrendo in modo proporzionale a te. Credimi, credici.- balbetto tra una frase e l'altra.
- Non sono forte, Sarah!
Tu questo non riesci ancora a capirlo.
Sono solamente abituato alla sofferenza. Non sono forte.- dice sorridendo amaramente tra un tiro e l'altro.
- Nessuna di voi due può aiutarmi.
Sono un errore in questo mondo. Sono un fottuto errore!
Lo pensano tutti!
E sai perché ? Perché questo mondo è così. Ipocrito e razzista, ma soprattutto omofono .
E io non riesco ad accettarlo.
Sono gay. L'ho scoperto un po' di tempo fa. E l'omosessualità questo mondo la ritiene una cosa da combattere, e io non mi sento pronto per affrontare questa guerra.
Non dovrei vergognarmi di ammetterlo, ma non riesco a farne altrimenti.
Ho visto il disgusto negli occhi di mi madre quando, camminando per strada, abbiamo visto due ragazzi baciarsi. Non mi capirebbe.
Nessuno ha mai provato a farlo fino in fondo.- piange. Le lacrime scendono incessanti, puntuali.- e ho paura.- rimango esterrefatta, non mi sarei mai aspettata che Luke stesse passando tutto questo. È vero.
Non mi sono mai resa conto di quanto effettivamente stesse male, lui ci è sempre stato. Ma io ?
- Io invece sai cosa penso?
Che l'amore sia pieno di sfumature.
L'amore è quello di Julia per il suo sogno, l'amore di un bambino per la propria mamma, l'amore non corrisposto, l'amore per se stessi che a volte viene meno di qualsiasi altra cosa...
Penso che per amore si intendano un sacco di cose, che non sia una cosa così semplice.
Muore e si rigenera più forte di prima.
Amore è anche quello che gli altri non vogliono ancora accettare, ma che esiste.
Non vogliono accettarlo?
Problemi loro, tu sentiti libero di essere te stesso e di vivere i tuoi sentimenti e la tua libertà.
Luke tu sei quello che mi ha dato la dimostrazione che questo sentimento sia reale.
Ti sei sempre preso cura di tutti, persino di me stessa quando avevo smesso di farlo io.
Questa è una delle forme di "amore" che più bella che io conosca.
Non sei solo Luke, sei forte per davvero e hai in te il coraggio per superare tutto questo.
L'amore guarirà quella parte di te che adesso è ferita.
Hai un cuore puro, e con un cuore puro puoi andare ovunque tu voglia, senza vergogna o paura!- dico con tutta la sincerità che sento.
-Ho da dire anch'io qualcosa. Anzi vorrei leggerti qualcosa.- interviene Julia estraendo un libro dalla sua borsa.
-Questo me l'hai regalato tu, quando litigavo con mia madre e mi rifugiavo nel giardino di fronte a casa per stare sola mentre tu fotografavi i fiori.
Quando stavo male, tu eri lì, e mi leggevi sempre l'ultima pagina di questo libro:
"Ricordati di criticare tuo padre e tua madre, di difendere i tuoi diritti, compreso quello del rischio e dell'errore. Ma amali sempre.
Ti hanno generato, un evento tremendo e stupendo perché ci sei e puoi dare un senso non solo alla tua vita, ma a quella più vasta del mondo: puoi essere mondo.
Non buttarti via,
Non farti del male perché,
Così facendo,
Colpisci il mondo intero.
Non ti appartieni, sei. Sei come il mondo intorno a te.
Sei mistero, e nel mistero del tuo esserci,
forse vali più di quanto tu immagini.
Hai un senso che va oltre il senso."
(Lettera ad un adolescente, Vittorino Andreoli.)
Non mi sono mai interessata ai libri o ai romanzi in generale, nessuno può definirmi una fanatica di questo genere di cose, insomma mi conosci bene, ma ho cercato di leggere queste righe più volte.
E se devo dire la verità, io il "senso" a questo mondo ancora non l'ho trovato.
Ho solo capito che siamo liberi, anche se a volte non ci capiamo neanche noi e siamo spesso soli.
Ma se dovessi cercare un senso alla mia vita, quest'ultimo verrebbe a mancare quasi del tutto, se non ci fossi tu Luke.
Puoi decidere di "essere mondo" proprio come mi dicevi tu, oppure di far vincere la cattiveria delle persone che lo abitano .
Ti vogliamo bene Luke, ti prego scendi, butta quella merda di sigaretta e non fare minchiate.- Luke continua a piangere, ma questa volta le lacrime sono puramente di gioia e il suo volto cambia trasformandosi da cupo a sereno.
Viene verso di noi e ci stringiamo in un forte abbraccio, che fa quasi male.
-Stavo per fare una cazzata, scusatemi.Grazie. Per tutto.
-Facciamo in modo che tra di noi non ci siano più segreti, se c'è qualcosa che non va, parliamone, insieme possiamo superare qualsiasi genere di cosa. Lo promettiamo?- dice Julia.
-Promesso. - rispondiamo all'unisono io e Luke. Poi però ricordo che non ho ancora parlato di Marco con Julia.
Ma non è questo il momento, non voglio rovinare tutto proprio adesso, ma glielo confesserò il più presto possibile.
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Choices
Teen FictionSarah non sa cosa vuole farne della sua vita , non ha aspettative per il futuro e non riesce a capire quale sia la sua personalità. Ha problemi con i suoi genitori che non fanno altro che litigare, cambia ogni anno colore di capelli e da quando il...