02. Portami via

1.7K 93 7
                                    

Song: Portami Via di Fabrizio Moro.

«Perché sei qui?», chiese il biondo, sedendosi accanto a lei.

Marinette era la ragazza più ritardataria che conosceva. Quella mattina la campanella non l'aveva perdonata, era suonata prima del tempo. Per questo, ora si trovava seduta sulle scale dell'istituto, con la schiena ricurva e la borsa fra le gambe, i gomiti sulle ginocchia, e sospirava colpevole. «Potrei farti la stessa domanda», ribatté lei, continuando a fissare la borsetta rosa.

«Prima rispondimi», ché non aveva intenzione di rivelarle che aveva pregato la professoressa di sbatterlo fuori.

«Ero – sono – arrivata tardi... tu?»
Il ragazzo indugiò per qualche istante.
«Non lo so a dire il vero, sono stato sbattuto fuori...», mentì.
Le sorrise e lei arrossì, come sempre.

Tu portami via
Dalla convinzione di non essere abbastanza forte
Quando cado contro un mostro più grande di me
Consapevole che a volte basta prendere la vita così com'è.

«Tu credi che staremo qui anche nelle prossime ore?», chiese, preoccupata. Avrebbe voluto scappare da quella scuola, da quella situazione.

«No, non penso, prima o poi dovremo tornare in classe...», rispose.

«Già, forse hai ragione...», assentì, e continuarono il loro gioco di silenzi per un lasso di tempo indeterminato, in attesa che uno dei due prendesse la parola.

«Perché eri in ritardo?»
«Perché non mi è suonata la sveglia, un gatto me l'ha rotta ieri», dichiarò, accennando un timido sorriso. Adrien ridacchiò.

«Era un gatto nero?», ammiccò, strisciando più vicino a lei, desiderando un qualsiasi contatto fisico. La giovane annuì, cercando di liberarsi dall'improvvisa stretta del ragazzo, che le aveva cinto le spalle.

«Dagli occhi verdi?», la provocò nuovamente. Lei arrossì.

«Sì, ma come fai a saperlo?», ridacchiò.

«Intuito maschile», dichiarò, facendole l'occhiolino e stringendola di più a sé.

«Intuito maschile? E da quando esiste?»

«Insettina, le tue parole mi feriscono.» E Marinette si immaginò le orecchie da gatto abbassarsi sui capelli del giovane. Si voltò verso di lui.

Si scontrarono con gli occhi: risero di cuore.

Così com'è
Imprevedibile
Portami via dai momenti
Da questi anni invadenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia.

Sentirono delle voci: si allontanarono di scatto. Se li avessero scoperti, avrebbero avuto problemi più seri. Marinette si proiettò in avanti, si scostò un ciuffo ribelle. Adrien tornò a fissare il vuoto.

Non era ancora il momento.

Tu
Tu sai comprendere
Questo silenzio che determina il confine fra i miei dubbi e la realtà
Da qui all'eternità tu non ti arrendere
Portami via dai momenti
Da questi anni violenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio, portami via.

NovelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora