𝐨𝐧𝐥𝐲 𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐝 𝐲𝐨𝐮;; 𝐅𝐑𝐄𝐃 𝐖𝐄𝐀𝐒𝐋𝐄𝐘 (slowly update)

three;; ricordi e regali

Il mattino seguente ci svegliammo tutti molto presto e indossammo vestiti babbani, poi, ci recammo alla stazione scortati da gran parte dell'Ordine.
Fu lungo il tragitto verso King Cross, nel tragitto molti babbani ci guardavano poiché sembravamo un gruppo di turisti.
Arrivati a King Cross oltrepassammo il muro e notai immediatamente l'Hogwarts Express, più lucente del solito.

Salutammo i nostri scortatori e salimmo tutti insieme sul treno; io Fred e George entrammo in uno scompartimento separandoci dagli altri.
I gemelli posarono i loro bauli e io mi aiutarono con i miei, dopo, George uscì dallo scompartimento per andare da Lee.
Restammo solo io e Fred e ci fu un lungo minuto di silenzio, poi il treno partì e cadde la borsa con tutti i libri e le penne d'oca nuove, evidentemente non l'avevo bloccata bene con le cinte del baule.
Mi abbassai per recuperare tutto e Fred mi aiutò.
Tra i vari libri che mi passò, c'era anche una scatolina celeste che presi nonostante non ricordassi di avere un scatolina nella borsa.
Nel prenderla, sfiorai delicatamente la sua mano e diventati tutta rossa, o almeno i capelli che mi caddero sul viso lo erano.
Stavo per aprire bocca e restituire la scatolina a Fred quando la porta dello scompartimento si aprì ed entrò George.

Presi velocemente un libro e finsi di leggerlo per non attrarre l'attenzione con i miei capelli rossi.
George si sedette accanto al fratello ed iniziarono a bisbigliare tra loro. Senza farmi notare misi il libro in modo che mi coprisse tutta la faccia ed ascoltai la conversazione tra i gemelli.
«Allora?» bisbigliò George.
«Niente George,non è successo niente» rispose Fred
«come niente? Allora spiegami perché ha la faccia più rossa dei nostri capelli»
«Fratello non è successo niente» ribbattè nuovamente Fred.
«Mh va bene, ma gliel'hai dato?»
«Sì, ma non glielo fatto notare»
«Eh? ma che significa? gliel'hai dato vero?»
«Te l'ho detto, sì, ma non sa che sono stato io»
«ah, certo tu le fai un regalo e non lo sa nemmeno, allora lo vedi che sei un coglione?» concluse George.

Ancora non riuscivo a capire di chi o di che cosa parlassero e mi sentì un po'in colpa ad ascoltare la loro conversazione, quindi, andai a mettermi la divisa senza dire niente.
Misi la divisa nonostante fossimo appena partiti, e rientrai nello scompartimento.
Mi fermai fuori la porta sentendo i gemelli parlare; anche questa volta proprio non riuscì a non fermarmi per ascoltarli.
«Fratello, io te l'ho detto sono più che d'accordo nell'andare via» sentì dire a Fred
«E che facciamo? veramente non vogliamo dirglielo ad Angela?» disse George.
«Io credo sia la soluzione migliore»
Mi cadde il mondo addosso; i gemelli volevano andarsene da Hogwarts e neanche volevano dirmelo.
«Davveri ve ne vorreste andare quest'anno senza dirmi niente?» dissi entrando con irruenza nello scompartimento, spaventandoli e con lo sguardo arrabbiato e deluso allo stesso tempo
«Io- ehm noi» balbettò Fred.
«no Angela, no, senza dirti niente mai» disse George alzandosi e abbracciandomi forte «ma stavamo prendendo in considerazione l'idea di andarcene» lo abbracciai anche io, triste, pensando al fatto che sarebbero potuti andarsene da Hogwarts.
Vidi Fred lanciare un'occhiataccia a George che si staccò e si sedette.
«Mi vorreste abbandonare da sola ad Hogwarts?» dissi con lo sguardo basso e triste.
«No Angela, mai potremmo fare una cosa simile» disse George.
«Dai Angela lo sai che non lo faremo mai» disse Fred
«Vogliamo andare via solo per aprire il negozio il prima possibile» continuò George
«E tu appena finisci la scuola potresto venire a lavorare con noi» finì Fred sorridente.
«Quindi riuscirete ad aprire il negozio sul serio?» dissi io emozionata e i due annuirono. Il mio cuore si riempì di gioia; avremmo potuto realizzare il nostro più grande sogno.
Mi lanciai sui gemelli e li stritolai felice, poi mi sistemai e feci per sedermi al mio posto quando Fred mi bloccò per farmi sedere sulle sue gambe.
Dopo qualche secondo di silenzio dissi con occhi dolci «Mi promettete che non ve ne andrete senza dirmelo?»
«promesso» esclamarono entrambi.
Sorrisi e li abbracciai.