seventeen;; i'm dying to kiss you

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"non sei una persona facile con
cui stare e forse è proprio questo
il bello"

fred's pov

Al mio risveglio mi sentivo fisicamente stanco e sfinito come se avessi corso una maratona. Mi girai a fatica e vidi Angela che dormiva dolcemente, respirava con calma e il suo petto si muoveva su e giù a ritmo con esso, le ciglia abbassate le accarezzavano le guance e aveva la bocca semiaperta.
Una ciocca di capelli le copriva il viso, così mi avvicinai per spostarla; non appena avvicinai la mano al suo viso non riuscì a resistere dall'accarezzarla «Sei bellissima» sussurrai sorridendo «ti amo» deglutì, il mio umore cambiò velocemente.
Abbassai lo sguardo, ripensai al brutto periodo che avevamo appena passato io e Angela, un brivido mi percorse le schiena e fui pervaso dallo sconforto.
«Perchè non mi ami anche tu?» continuai a dire con voce flebile, non aspettandomi una risposta.

Non aver avuto Angela nella mia quotidianità mi aveva scosso e ogni volta ero sempre più turbato al pensiero del nostro ultimo saluto.
Le avevo scritto tante lettere; la imploravo di perdonarmi, le chiedevo un modo per vederci, la pregavo di rispondermi in qualsiasi modo, di insultarmi, tutto, pur di avere un piccolo contatto con lei.
Ero talmente furioso con me stesso che ogni giorno arrivava un momento in cui scoppiavo e dovevo allontanarmi da tutto e tutti; mi smaterializzavo lontano, in luogo isolato e cominciavo a distruggere tutto ciò che mi capitava sotto tiro.
Mi sembrava di impazzire, non passava un solo secondo senza che avessi la sua immagine fissa nella mente, non un solo minuto senza il ricordo del suo bellissimo sorriso, le sue labbra, i suoi occhi magnetici; spesso mi capitava di fissare il vuoto con il sorriso stampato sulla labbra, pensando a noi.

Angela mi aveva cambiato, a lei avevo mostrato quello che ero realmente.
Mi aveva insegnato ad essere me stesso, a non vergognarmi di mostrare a qualcuno la mia fragilità, a non vergognarmi di mostrarla a lei.
Agli occhi di tutti apparivo come il ragazzo perfetto, eppure lei era riuscita a vedere fin da subito quello che si nascondeva sotto la mia corazza.

*flashback*
Ero crollato, un'altra volta: non ce la facevo più a recitare la parte del "re degli scherzi". Di nuovo mi sentivo solo un povero fallito senza speranza; era da un anno che non mi sentivo più così, da quando avevo conosciuto Angela.

La porta della camera si aprì di scatto e cercai di asciugarmi le lacrime velocemente, ormai la rabbia aveva lasciato spazio alla tristezza; non mi girai, convinto fosse il mio gemello.
Non parlò, fece qualche passo verso di me e mi poggiò una mano sulla spalla: sussultai, non ero più così certo fosse mio fratello ma rimasi ugualmente girato verso la finestra.
La mano sulla mia spalla cominciò a muoversi delicatamente sul mio viso, accarezzandomi con i polpastrelli la guancia e arrivando a giocare con i miei capelli. Avevo ancora qualche dubbio su chi fosse e bloccai di scatto la mano a mezz'aria afferrandola per il polso. La portai un po' più avanti e con la coda dell'occhio guardai la mano: era lei, era Angela.

Continuò il silenzio; la sua mano si chiuse, poi si sfilò lentamente dalla mia brusca presa. Per un attimo non successe nulla, poi Angela si abbassò e mi abbracciò stringendomi le spalle. Ero rigido, immobile, freddo e cercavo di allontanarla: non volevo mi vedesse in quello stato, che scoprisse le mie debolezze e notasse le mie lacrime.
I suoi capelli mi caddero sul petto mentre appoggiò la testa sulla mia spalla «George mi aveva detto di non venire» sentì i suoi muscoli contrarsi verso l'alto.
«E allora perché sei qui?» chiesi continuando a guardare fuori.
«Ti sembro una che dà conto a quello che le dicono, Weasley?»
«Testa di cazzo» dissi ironico, mantenendo lo sguardo serio.
«Coglione» rise un pochino «Ron mi aveva anche avvisato avremmo litigato»
«Ah perché? Stiamo litigando, Black?»
«Non lo so» fece una pausa poi riprese «Che succede, Fred? Non ti avevo mai visto così»
Cominciò ad accarezzarmi di nuovo, poi giocò con i capelli mentre io non lasciai trasparire nessuna emozione.
A volte non sembrava la dodicenne figlia dei criminali più famosi del mondo magico, era completamente diversa dai pregiudizi che gli altri avevano di lei ed era ancora meglio di come avevo immaginato io.

𝐨𝐧𝐥𝐲 𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐝 𝐲𝐨𝐮;; 𝐅𝐑𝐄𝐃 𝐖𝐄𝐀𝐒𝐋𝐄𝐘 (slowly update)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora