Driin Driin
Suonò la maledetta sveglia del venerdì mattina.
L'unica cosa che mi rallegrava era che sabato era vicino.
Mi alzai,come sempre,con la mja faccia da zoombie.
Un top,una canotta,un paio di jeans,anfibi e così via.
Entrai in bagno,come tutte le mattine e feci le stesse cose di sempre.
Una volta pronta scesi le scale e trovai Liam,ancora in pigiama, che riscaldava il latte.
<<Ciao Liam vado>>
<<Ferma>> aveva un tono duro,cosa avevo fatto di male?
<<Che hai? il ciclo?>>
<<Non sto scherzando Wendy,siediti>>
Oh no,aveva saputo che ho finito un barattolo famiglia di nutella da sola.
<<Se mi spieghi forse ...>>
Si diresse verso di me per poi sedersi.
<<Wendy ti sei fidanzata!>>
Credevo lo sapesse.
<<Si.. Perchè?>>
<<Wendy sei piccola! Sei piccolissima ancora.
I ragazzi sono stronzi.
Cosa cazzo fai?
Wendy sei una troia!
Ma .. >>
Ehy,mi aveva dato della troia? della bambina?
<<Liam ma io tra poco faccio quindici anni!
Sei pazzo?
Poi della troia a me?
Liam tu sei un pazzo.>>
Mi alzai e iniziai a camminare arrogatamente verso la porta.
Ma lui,mi prese dal braccio.
Si avvicinò con la testa davanti la mia,avevamo i nasi attaccati quando disse
<<Wendy tu non esci più.
Ti cambierò scuola.
Uscirai solo con chi dico io.
Bambina.>>
Mi lasciò il braccio e iniziò a borbottare cose sotto voce.
<<Liam tu non puoi intervenire nella mia vita sociale.
Non te lo permetto>>
Avevo gli occhi pieni di lacrime.
<<Lo vedremo.
Intanto non esci più>>
Corsi in camera mia e chiusi la porta a chiave.
Iniziai a piangere silenziosamente,non volevo farmi vedere così debole.
Mentre il mascara mi colava volevo la mia mamma, lei si che mi avrebbe capito.
La mia vita appesa ad un filo.
Aprii il cassetto delle cose da dimenticare.
Trovai un vecchio cd del esorcista.
Una cucchiarella,mia nonna mi menava con quella. Quanto mi manca.
Dei leggins ridicoli
e..
Una lametta.
Quella famosa lametta.
Quella mia 'amica'.
Quella che credevo fosse l'unica che mi poteva aiutare.
Quanti ricordi,brutti ricordi.
Mi aveva rovinato la vita anche se la vedevo come un Dio.
Decisi di riprovarci.
Il ricordo che avevo di lei era buono.
Un taglio.
Due,
Tre,
Quattro
E così via.
Ma poi mi chiesi,
COSA CAZZO STAI FACENDO?
Il sangue usciva a raffica e non riuscivo a fermarlo.
Corsi in bagno e mi sciacquai con acua e poi disinfettante.
Quante urla.
Scoppiai in un pianto improvviso,ci ero caduto di nuovo.
Forse ha ragione Liam,sono una bambina
Mi accorsi proprio in quel istante che quella lametta era solo un guaio, la buttai via fuori la finestra,come una liberazione.
La tenevo in quel casetto dal età di 13 anni,era stata sempre lì a osservarmi ed era il momento di voltare pagina.
Dopo poco,mi addormentai dalla stanchezza.
Mi svegliai alle 2:03 pm.
Avevo fame.
Andai verso la porta,l'aprii.. Ma la porta non si aprì.
Liam mi aveva chiuso dentro.
A quel punto,presi una decisione..
Spazio autrice:
Non è lunghissimo ma.. è difficile farlo più lungo dal cellulare,vabbe ci proverò.
Ringraziamenti:
Volevo ringraziare le quasi 220 lettori,mi date un sostegno pazzesco.
Spero vi sia piaciuto e.. Si,ho finito lasciandovi curiosi maa c: AHAHA
Ci si sente :*