Capitolo I

2.6K 110 106
                                    

- Kei, che fai? Perché non ti siedi? - sento una calda voce accarezzare le mie orecchie.

Voltandomi - No, dobbiamo ancora occuparci degli ultimi acquisti per il festival! -

- Appunto! Se non finiamo oggi sai quanto si infurieranno quelli del nostro club? - aggiunge una voce femminile a me familiare, ma, il quale viso, non riesco a mettere a fuoco.

- Senti.. o ti siedi o ti prendo in braccio! - mi fulminano due fari verdi.

- Che?! Sei impazzito?! - strabuzzo gli occhi fissando il biondo serio di fronte a me.

- Urca! Che sono queste avance esplicite? Siamo insieme per fare una commissione! Queste cose fatele durante un appuntamento! - ride un altro ragazzo, anche questo non identificato.

- Ti sei fatta male alla caviglia! Non pensare che non me ne sia accorto! - mi punta un dito contro il biondo dai fari verdi.

Mordendomi il labbro distolgo lo sguardo.

Come se n'è accorto?

Ho cercato di non farlo notare.

- Eh?! Ti sei fatta male alla caviglia? - mi fissa preoccupata la ragazza.

Perché nel suo tono non sento vera preoccupazione?

Forse è una mia impressione.

- Sì, prima! Quando abbiamo aiutato quella signora sulle scale, Keiko è quasi inciampata! - risponde per me il biondo.

- Davvero? Non l'avevo proprio notato! - commenta stupito lo sconosciuto.

- Non preoccupatevi ragazzi! Posso camminare senza proble.. AHIA!!! - serro i denti quando il biondo si accuccia per toccarmi la caviglia.

- Stavi per dire? - mi guarda dal basso con un sorriso di sfida.

- Forza, siediti su quella panchina! - aggiunge indicandola dietro di noi.

- Davvero, non c'è bisogno! Non ci manca molto alla fine! - scuoto le mani guardandoli tutti.

- Non ci siamo capiti! O ti siedi da sola o ti ci porto io, di peso, su quella panchina! -

Vedendo quanto è serio indietreggio - Ok, mi siedo! -

Mi vergognerei troppo a farmi prendere in braccio da lui.

Poi.. già così il mio cuore sta galoppando come un pazzo.

Ringrazio davvero infinitamente il fatto di essermi iscritta al club d'informatica.

La nostra scuola non è molto grande, ma col carattere che ho dubito avrei fatto amicizia con lui in altro modo.

È già tanto se dialogo con la mia classe, figuriamoci se spontaneamente mi metto a parlare con altra gente.

- Vado a prendere delle fasce in quella farmacia! Così ti blocco la caviglia e limitiamo i danni! - torno al presente sentendo la sua voce dolce.

- Tranquillo, non dovete disturbarvi così tanto per me! - mi agito per nulla.

Odio da sempre dar noia agli altri.

- Ma cosa stai dicendo? Per me è un piacere! Non sei affatto un disturbo! - mi sfodera uno dei suoi soliti sorrisi da infarto.

Rimanendo incantata lo vedo alzarsi e correre verso la farmacia.

Reincontrando TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora