Capitolo XVII [Ultimo]

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Terminate le lezioni mi avvio al retro della Naponos.

Durante la ricreazione mi è arrivato un messaggio da Keiko, mi avvisava che Hotaka voleva parlarmi.

Chissà cosa vuole.

Onestamente non ho nulla contro di lui, ma se verrò attaccato dubito che incasserò senza reagire.

In ogni caso.. perché partire già così negativamente?

Non ho idea di cosa debba dirmi. So solo che Keiko sarà l'argomento principale.

"Beh.. ora lo scoprirò." penso non appena scorgo la figura rigida del castano.

- Ehi. - mi saluta appena mi ritrovo di fronte a lui.

Uhm.. è un buon segno.

- Ehi. - ricambio abbozzando un sorriso.

Il silenzio cala e, sentendomi a disagio, parto a chiedere - Perché mi hai chiesto di vederci qui? -

- È stato il posto più tranquillo che mi è venuto in mente per parlare con te. - fa spallucce.

- Quindi non è per picchiarmi in pace che mi volevi.. -

- Picchiarti? Ho forse motivo di farlo? - inarca un sopracciglio.

- Non lo so io cosa ti passa per la testa. -

- Finché Keiko è felice non hai motivo di temere. - mi guarda serio.

Al che comprendo.

- È questo ciò di cui volevi parlarmi? - lo fisso curioso.

- Sì, ho sempre saputo che sarebbe andata così. Dal primo momento in cui vi ho visti insieme. Il modo in cui la guardi è abbastanza ovvio. -

Sentendomi colto in fallo m'imbarazzo un poco.

Sono così evidenti i miei sentimenti?

- Non sono il tipo da pressare la persona che gli piace anche quando non c'è speranza. Soprattutto se quel qualcuno è Keiko. Tengo troppo alla nostra amicizia per rovinarla. Sapevo la sua risposta già da quando le parlai di una dichiarazione che avevo ricevuto.. in ogni caso.. volevo solo dirti un paio di cose. - mi osserva serio.

- Dimmi pure. -

- In primo luogo mi scuso. Sono stato davvero uno stronzo l'altro giorno. Avevo già capito dal tuo sguardo che eri sincero, come mi aveva detto Keiko, ma.. questo mi ha spaventato. Era arrivata la resa dei conti per i miei sentimenti e non è stato facile. Per questo ho riversato tutta la mia frustrazione su di te. -

La sua sincerità e l'onestà sono disarmanti.

- Ammetto che mi hai pure colpito, in positivo. Non pensavo avresti incassato così bene le mie parole. Oltre al fatto che la tua sincerità mi ha spiazzato. Sei davvero un bravo ragazzo, non posso negare l'evidenza. - aggiunge sospirando.

- Anche tu sei un bravo ragazzo e accetto le tue scuse. - rispondo sinceramente.

Il castano annuisce brusco, in ringraziamento, per poi sospirare nuovamente. Come per buttare fuori la tensione accumulata fino a quel momento.

Forse temeva che non lo perdonassi?

- La seconda cosa di cui volevo discutere è Keiko. So che l'ami, quindi credo di non dovermi preoccupare, ma.. lo dico lo stesso. Falla soffrire e diventerò il tuo peggior incubo. Non come innamorato della tua ragazza, solo come suo amico. Io sono e rimarrò dalla sua parte e, come farei per Umeko, sono pronto a dar battaglia se necessario. - mi guarda con un'aria di fermezza che quasi rabbrividisco.

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