MEZZANOTTE E TRENTANOVE MINUTI

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Sono strana, lo so: mezzanotte e trentanove minuti, tutti dormono ma io no.

E sto qui a pensare a quanto io sia diversa, a come la mia diversità mi farà diventare un giorno, quando sarò più grande...

In certi momenti sono fiduciosa, in certi altri mi assale lo sconforto.

L'andare oltre, forse troppo oltre, ti fa purtroppo arrivare in territori lontani, inesplorati, dove nessuno è giunto mai.

Eppure tocca a me.

Qualunque sarà il tuo percorso lo devi intraprendere.

La strada è quella, in fondo è già segnata.

Devi percorrerla pian piano, passo dopo passo, poco a poco.

Non sei neppure arrivata che ti accorgi di non essere, in realtà, mai partita.

Ogni nuovo traguardo è preludio del successivo.

Un ciclo lungo, continuo, che si trascina tra le pieghe della nostra storia infinita.

Ma tu, se gli altri si fermano, se il mondo si blocca, continua a correre.

Ascolta il tuo destino.

Raggiungerai, dopo tanto vagare, il tuo obiettivo, il tuo traguardo.

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Ciao ragazzi!

Ho postato questa riflessione perché oggi compie un anno; l'ho scritta esattamente un anno fa trentanove minuti dopo la mezzanotte (mi sa che si era capito...)

Boh, è un po' un invito ad andare spediti per la propria strada, che io credo ognuno di noi abbia già scritta nel suo cuore.

Un abbraccio ❤

Orchidea


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