Venerdì 17 Giugno 2016
Acconciò i lunghi capelli biondi in uno chignon esageratamente alto e gonfio, per poi guardarsi allo specchio e concordare con il pensiero che ormai le correva in testa da circa una settimana: - Eh sì, mia cara Dafne, è ora di dare un taglio a questi capelli - e pose le mani sui fianchi per osservarsi ancora meglio in quell'abito over size nero.
Avrebbe passato tanto altro tempo di fronte a quello specchio se non fosse stato per l'insistente suono di un clacson sotto casa sua.
Simon era passato a prenderla.
Fece spallucce al proprio riflesso e, prendendo la sua pochette trasparente grigia, uscì di casa senza troppi complimenti, d'altronde i suoi genitori, come sempre, erano fuori casa per lavoro anche in estate.
Il clacson continuò a farsi sentire. Simon in tutto quel tempo non era cambiato minimamente: sempre chiassoso, sempre puntuale e sempre impaziente. Ancora Dafne non si era abituata alla sua presenza.; vederlo di nuovo in città insieme alla sua adorata sorellina Tiffany, faceva uno strano effetto, era come tornare indietro nel tempo.
Era davvero felice che almeno in estate avrebbe potuto godere della loro compagnia, d'altronde loro erano quei personaggi che avevano reso stupende tante giornate della sua vita.
Chiuse il portone principale di casa a chiave e non appena si voltò, la musica a tutto volume che fuoriusciva dalla Cadillac Eldorado azzurrina decappottabile del '72, si abbassò di colpo lasciando spazio alla voce suadente e potente di Simon che disse: - Muoviti Dafne! Siamo già in ritardo! - e riprese a suonare il clacson come ad incitarla a darsi una mossa.
- Smettila con questo cazzo di clacson! - sbraitò Dafne saltando dentro la sua auto - Ho capito che devo muovermi!
- La prossima volta ti do appuntamento mezz'ora prima, così magari ti trovo già pronta per una volta - commentò il giovane voltandosi per fare retromarcia e immettersi nella strada.
- Sei sempre il solito rompicoglioni - sbuffò la ragazza calandosi sugli occhi i suoi nuovissimi occhiali da sole griffati.
- Pff! - disse il giovane quasi sogghignando - Come se non sapessi che ti sono mancato abbastanza da pensarmi almeno una volta al giorno - e distolse un attimo lo sguardo dalla strada per potersi voltare e guardarla con quel suo solito sorrisetto innocente che nascondeva tutt'altro che innocenza e bontà.
Dafne lo osservò attentamente, anche quando lui riprese a guidare con quel suo solito sorriso divertito stampato in faccia: i capelli castani chiari, che già cominciavano ad assumere dei toni biondi sulle punte; gli occhi azzurri coperti dalle lenti scure dei suoi RayBan Clubmaster neri; quei piccoli dilatatori argentati alle orecchie; dita tatuate, ulteriormente adornate da anelli massicci d'argento; blue jeans e maglia bianca, Vans bianche... beh che dire, era il solito ragazzaccio che, però, nascondeva un cuore tenero.
- Te l'ho mai detto che hai una gran faccia di cazzo? - chiese con un sorriso beffardo la ragazza, fingendosi offesa per la sua prepotenza e scacciando quella miriade di complimenti che avrebbe voluto dirgli.
- Un centinaio di volte circa - disse il giovane rallentando a un semaforo e infilando una sigaretta in bocca - ormai non mi insulti più in maniera interessante - la provocò frugando nelle tasche per cercare l'accendino.
- Provvederò alla tua richiesta - rispose Dafne sciogliendosi i capelli non appena Simon ripartì.
Adorava avere i capelli al vento quando stava in macchine come quella, le sapeva di elemento molto vintage, molto cool, molto da film sull'adolescenza in cui tutti si salvano e vivevano felici e contenti.
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Fireworks
Teen FictionSEQUEL EXPLOSION "continui ad essere tu il mio primo pensiero la mattina" Richard Parker ed Amber Stonem sono ormai un'unica realtà, ma non sanno che il pericolo è sempre in agguato. Ciascun personaggio si ritrova a dover affrontare qualcosa, a rovi...