Capitolo 10: Ricerca d'inglese.

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POV'S GREG

L'ora dell'intervallo è arrivata, io rimango in classe, fermo la professoressa, devo rimediare il guaio che ho fatto, anche se sono consapevole che scarseggia. -Prof, le posso parlare?- le chiedo.
-Dimmi, Rossi.-
-Ecco, per il fatto della verifica, è stata mia l'idea di aiutare la signorina Franco, non c'entra niente.- mi guarda.
-Rossi, sei molto gentile ha difendere una tua compagna di classe, ma il fattaccio è successo e non si può rimediare. Ora vi do un compito che dovete svolgere tutti e due insieme, una ricerca scritta perfettamente in inglese. Ora preparo la traccia e ve la do e sappiate che vi interrogo sull'argomento e deve essere tutto in inglese. Vai pure a continuare l'intervallo che la giornata è ancora lunga.- esco dalla classe e raggiungo Dafne, ma appena la vedo mi blocco, la vedo abbracciata nuovamente a Teo, mi si stringe il cuore. Dopo un po' suona la campanella, lui gli da un bacio sulla guancia e si allontana. Vorrei tanto sapere se c'è qualcosa tra loro, devo chiederglielo, ma come?
-Dafne.- la chiamo, lei mi guarda e mi fa un mezzo sorriso. -Dimmi.-
-Scusami per prima.-
-Greg, non fa niente, ok? E' passato, che sarà mai una nota? Anzi, per me è la prima.-
-Prima e ultima.- esclamo.
-Esatto.- Mi sorride.
-Comunque, la prof ci darà una traccia da fare insieme.-
-D'accordo.-
-E ha detto che ci interroga sulla nostra ricerca.- mi guarda con gli occhi sbarrati, so perfettamente che non le piace molto l'inglese. -tranquilla, cerco di aiutarti io.- Sorrido. Entriamo in classe e dopo che la prof ci da la traccia, continuiamo tranquillamente le altri lezioni.

POV'S DAFNE

Ci mettiamo d'accordo per la ricerca, dato che devo andare comunque da lui per stare con Giada, vado direttamente con lui a pranzo. La piccola sta ancora all'asilo fino alle tre, quindi abbiamo tutto il tempo di studiare comodamente. La ricerca è su Martin Luther King. Lui ogni tanto mi guarda, incrocio il suo sguardo ma non smette di guardarmi e quindi io abbasso lo sguardo e arrossisco. Possibile che mi fa ancora questo effetto, oltretutto che sono stata insieme a lui?
-Dafne.- mi chiama, mi sta ancora guardando.
-Sì?-
-Ti...ti posso chiedere una cosa?-
-Certo.- spero che sia qualcosa che non riguarda noi due.
-Che...- Squilla il cellulare. -perdonami...- risponde. -papà...- dopo un po' la sua faccia sbianca. -che cosa è successo alla mamma? Pochi minuti e sono lì.- attacca.
-Che... che cosa è successo?-
-Ahm, mia mia madre è svenuta.- lo guardo spaventata.
-Oddio, e dove si trova adesso? Giada, bisogna andare a prendere Giada!-
-Tranquilla, vado io. Non ti preoccupare.-
-Greg, lo so che non sono di aiuto in questo momento ma, posso andare a prendere io Giada, vai pure da tua mamma.- ci pensa un po' su.
-D'accordo, grazie mille.- Sorride e infine esce di casa.

***
-Quando arriva la mamma?- mi chiede la piccola. Siamo sul divano. Giada mi guarda facendo il labruccio. -Tesoro, tra poco arriva- le accarezzo la guancia.
-Facciamo una cosa, chiudiamo gli occhi e contiamo fino a cento.-
-Ma io so contare fino a cinque.- mi metto a ridere e l'abbraccio.
-Conto io per te, allora.- mi sorride e appoggia la testa sulla mia spalla, chiude gli occhi. Sorrido e infine chiudo gli occhi anche io, fino a quando ci addormentiamo tutte e due.

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