Capitolo 9:Cacciati dalla classe.

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POV'S DAFNE

Mi trovo davanti a scuola, sono due giorni che non vedo Greg, ieri sono andata a casa sua, ma lui non c'era, temevo tanto di beccarlo a letto con Anita, ma per fortuna non è stato così. -Ehi.- mi volto e vedo Teo, sorrido e lo abbraccio.
-Buongiorno.-
-Daf, Teo!- si avvicina Flavia.
-Ciao Fla.- saluta Teo.
-Come state, avete studiato? Oggi c'è la verifica.- La verifica? Sbianco.
-Cosa?- chiedo quasi urlando. Sembro una matta ma non importa, sto andando in crisi.
-Non mi dire che- cerca di parlare Flavia, ma la interrompo.
-No, me ne sono dimenticata. Dannazione.- mi picchio la fronte.
-Tieniti il cellulare in mano, ti dico le risposte.- esclama Greg. Sono talmente entrata in panico che non me ne sono nemmeno accorta di lui. -No, non fa niente.- Non voglio essere aiutata. Recupererò la prossima volta. E poi sicuramente la professoressa mi beccherà subito, fortunata come sono. -Daf, ti voglio aiutare. Ho studiato! Fatti dare una mano!- esclama sorridendomi.
-D'accordo.- Ho accettato solo per vedere che intenzione ha.

****

L'ora della verifica è arrivata, già faccio schifo in questa materia, poi mi dimentico pure di studiare! Sarà meglio che mi scrivo da sola l'elogio funebre in anticipo. Entra la professoressa e in pochi minuti distribuisce i fogli. -Ragazzi, come al solito avete tutta l'ora. Incominciate pure.- Guardo Greg che è dietro di me, inizia a leggere e risponde dopo qualche minuto digita sul cellulare e in pochi secondi mi invia la risposta, facciamo cosi fino a due o tre risposte, ma quello che avevo previsto, si avvera.
-Signorina Franco- mi strappa il cellulare dalle mani. Sbianco totalmente, legge il messaggio. -Rossi, molto bene, Non me lo aspettavo da voi due. Mi tocca mettervi una nota e cacciarvi fuori dalla classe.-
-Professoressa...- Greg cerca di parlare ma la prof lo interrompe.
-Fuori dalla classe.- ci indica la porta. Sono nera dalla rabbia. Usciamo dalla classe, ora mi sente! -Hai visto che diavolo hai combinato?- esclamo nervosa.
-Ti volevo solo aiutare.-
-Sì, a mettermi nei guai! Me l'ho dovevo immaginare che-
-Senti, non farti seghe mentali, la mia intenzione era quella. E poi non è colpa mia che ti fai beccare con il cellulare in mano.- Orgogliosa come sono, non ammetterò mai che sono stata io a farmi beccare. -L'idea è stata tua!- dico per poi andarmene.

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