"Ho tante noci di cocco, splendide, didili, tutte in fila per tre, per tre, per tre, grandi, grosse, anche più grandi di te."
Zasu, Il Re LeoneMeanwhile at Thanoslandia...
Loki non era in grado di dire con certezza se fosse stato il viaggio temporale o il fatto che Thanos lo avesse strappato con la sua rinomata grazia al suo unico vero amore a ridurlo così.
Probabilmente entrambe le cose cooperavano a farlo sentire come un condannato a morte in procinto di salire sul patibolo.
Sensazione che non si discostava poi così tanto dalla dura realtà .
-Cerbiatto, non hai una bella cera- commentò Thanos, osservando il colorito tendente al verdognolo del suddetto dio.
-Che strano, di solito sto benissimo dopo essere stato rapito e costretto a cambiare universo.-
-È la vecchiaia, amico mio- ribatté Thanos, facendo comparire delle manette dal nulla.
-Gli dei non invecchiano, amico.-
-Sì, bravo, alza le mani adesso.-
Loki sorrise -Ma non era tua figlia quella ossessionata da me?- disse, mentre l'altro lo ammanettava -Non pensavo però che questi fossero i tuoi gusti...-
Thanos sbuffò -Wow. Sarebbe questo il famoso sarcasmo del dio degli Inganni?-
-Sai com'è, è da un po' che non mi esercito davanti allo specchio.-
-Non riesco proprio a capire cosa ci trovi mia figlia in te- commentò Thanos, squadrandolo dall'alto al basso, prima di girarsi e tirare la catena a cui erano attaccate le manette.
Loki, sentendosi trascinare in avanti, inciampò, cadendo in ginocchio sul suolo bruciato del pianeta, davanti ai piedi di Thanos.
-Ascoltami bene, dio dei miei stivali- iniziò lui, premendogli il viso a terra con la punta della scarpa.
Loki strinse i denti per trattenere la rabbia. In qualsiasi altra situazione non avrebbe permesso a nessuno di trattarlo a tal modo.
Sentii la pressione della scarpa farsi leggermente più insistente.
-Ti conviene tenere a freno la lingua quando parli con me. Sarò stato anche gentile fino ad ora, ma non dimenticare mai nemmeno per un secondo con chi hai a che fare. Ed ora alzati, cerbiatto. Mia figlia non mi perdonerebbe se gli rovinassi quel bel visino che ti ritrovi- concluse, spostando il piede e dandogli le spalle.
-Oh, allora c'è effettivamente qualcosa che apprezzi di me- rispose Loki, alzandosi e sputacchiando la terra che gli era rimasta attaccata alle labbra.
Thanos diede un altro strattone alla catena.
Loki dovette accelerare il passo per evitare di cadere nuovamente a terra.
Era furioso. Per aver perso Audrey, per l'umiliazione appena ricevuta, per il destino che l'aspettava, ma soprattutto per essere completamente impotente.
Detestava il fatto di non avere più i suoi poteri e, ancora di più, di non essere stato in grado di proteggere la sua felicità .
Loki scosse la testa per spostare i capelli dal viso.
Per lei, era solo per lei che avrebbe sopportato e che avrebbe tentato di rimanere vivo il più possibile.
Chiuse gli occhi e inspirò a fondo l'aria malsana del pianeta.
Quando li riaprì si trovò ad osservare la corazza dorata di Thanos.
Gliel'avrebbe fatta pagare, di questo era certo.
STAI LEGGENDO
Sette Ragazzi Solo Per Me 2 -L'Attizzatoio del Destino || INTERROTTA ||
Fiksi PenggemarAd Audrey non passava nemmeno per l'anticamera del cervello che i suoi problemi non fossero finiti. Tra un dio da gestire, il lavoro dei suoi sogni e il tempo che le sfuggiva tra le dita, non aveva certo bisogno altri guai. Ma evidentemente qualcun...