" Cuore umano e corpo di robot,battiti a luce di strobo,lampi di genio nel vuotoe sottigliezze che andrebbero viste al microscopio

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" Cuore umano e corpo di robot,
battiti a luce di strobo,
lampi di genio nel vuoto
e sottigliezze che andrebbero viste al microscopio.
Quando mi allontano e trovo la malinconia,
con tre puntini in sospensione è già filosofia,
ti chiamerei canzone se tu fossi ancora mia poi ti strapperei il sorriso per trovare l'allegria.
Io che ho portato via l'odore da camera tua,
ora mi insegue come un'ombra dentro ad ogni rua.
Tu che hai portato le mie lacrime a cadere dopo anni che provavo a trattenerle in certe sere nere.
E c'ho riempiro la metà che manca al mio bicchiere, poi son partito non volevo farmi più vedere.
Se vuoi sapere come muore un uomo guarda pure attraverso gli occhi miei, fessure contengo paure.
Giornate dure, fratture che curo a colla  stick, eri il mio porto in tempesta ed ora sei Moby Dick,
che mi trascina nei fondali scuri di 'sti mari,
mentre disti da me un miglio, bevo questi abbissi amari.
E fissi il foglio che ti scrissi come liturgia, ora ti spiego l'etimologia di una bugia,
dopo un inverno di dolori, febbre e malattia,
ritorni da me scalza a marzo, chiamami allergia.

Io non volevo avere questo cuore umano,
che batte violento tra cavi d'acciaio.
Il riscaldamento è spento ed il solaio copre il firmamento che c'ha offerto sto triste gennaio.
Poi mi chiedi come mai io non so,
che vuol dire essere felice e mai lo saprò, ti raggiungo in risciò,
dopo un whisky liscio,
da lontano vedo il fumo del vostro falò.
Lascia stare l'hip hop,
tu sei stato uno shock,
un po' London, un po' nera, un po' dark, un po' rock.
Io tra mille però, son diventato sordo,
ho fatto tutto per tenermi solo un buon ricordo.
Accordo note stonate di ste chitarre rotte,
riposo male se mi sveglio 10 volte a notte,
il cuore batte forte, ho tre porte, in una ci sei tu e nell'altra la sorte.
Ma dietro l'ultima non so che cosa si nasconde,
ci son di fronte e apro quella per curiosità,
la stanza è vuota mi spiazza poi mi  riconfonde,
mi chiudo dentro per cercare la mia verità.
Testi complessi,
anche tu me lo dicesti,
non te l'aspettavi, sì ma adesso cerchi questi.
I nostri resti in pasto a noi stessi sciacalli d'amore non è l'incubo di riaversi. "

CYBORG.

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