Capitò un giorno
- o forse erano anni?
che mi invitasse
al suo cospettoTappeti mi guidavano
attraverso fuochi fatui
dagli straordinari bagliori
verso colui destinato alla tristezzaMi guardava ma non mi vedeva
mentre sedevo a terra
ai suoi piedi
accomodato ma mai inchinatoAbbassò allora lo sguardo
quando le mie ginocchia
si fecero spazio sui velluti
dal profumo di vita- E allora vedi
del sacrificio di chi fu fatto uomo
di chi fu spodestato
di chi soffrì in eternoDio non ha compassione
Respirava fumo
come avrebbe fatto un vecchio stanco
solo allora notai
le mille cicatrici
la miriade di bozzi violacei
che lo costellavanoUn universo di sofferenza
carne viva
a disposizione di chiunque- Mi spogliai
di ciò che mi rende umano
per amoreE allora sentii
il calore del tappeto
avvolgermi
inebriarmi
salvarmiCapii allora
il senso della sua coronaUn capro espiatorio
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Nidi di nebbia
PoetryViaggio poetico attraverso la Morte, esplorando la sua dimora velata e lontana, vicina per chi sa guardare. Un dialogo con Satana, che finalmente ha l'occasione di raccontare la storia attraverso il suo punto di vista.